LIVE Juric: "Godiamoci la vittoria, ma senza illuderci. Ho visto determinazione e voglia di vincere"

30.10.2022 23:27 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Dall'inviata al Grande Torino Olimpico Elena Rossin
Ivan Juric
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Ivan Juric

L’allenatore del Torino, Ivan Juric, fra poco in conferenza stampa commenterà la partita con il Milan.

Come ha fatto a far rinascere Pellegri?
"E' con noi da 10 mesi, ci voleva tanta pazienza. Il Milan ci aveva provato per sei mesi perché tutti quelli che capiscono di calcio sanno le potenzialità che può avere il ragazzo e loro lo avevano preso per questo. In questi 10 mesi con noi il ragazzo ha lavorato tanto e ha cercato di mettersi a posto fisicamente e riesce ad allenarsi con continuità e adesso da tre partite sta facendo bene. Ma ha appena iniziato e lasciamolo crescere con calma. In queste tre partite ha fatto molto bene"

E' stata una prova di maturità dei suoi la partita con il Milan, anche per la gestione dei minuti finali?
"Penso di no, siamo una squadra giovane e nuova. Bisogna mantenere un po’ più di equilibrio, più calma e serenità e goderci il momento perché abbiamo fatto bene. Ma non dobbiamo illuderci o deluderci troppo quando le cose vanno male. Ci saranno sicuramente tanti momenti positivi, ma anche negativi e si dovrà mantenere la calma. Penso che sia un processo di questi ragazzi il crescere come giocatori e come squadra"

Che cosa ha pensato quando non ha visto Leão nella ripresa?
"Pensavo che Rebic è molto forte e che bisognava stare ugualmente attenti. Pioli voleva dare una scossa e ha provato a darla con i cambi"

La vittoria con il Cittadella ha rappresentato una svolta a posteriori?
"Può essere che ci siamo ripresi dopo la delusione nel derby. Dopo uno-due giorni ci siamo ripresi bene e abbiamo fatto una partita non bellissima, ma molto concentrata e tosta su certe cose e poi ci siamo ripetuti e Udine e anche oggi ho visto molta determinazione nel voler portare il risultato a casa e a volte fa la differenza"

Quanto le pesava non aver mai battuto una big?
"Non mi pesava. E' andata male altre volte, ma non avevo tutto questo peso"

Ha parlato alla squadra dopo la partita negli spogliatoi?
"No, eravamo felici, non ci siamo parlati"

Quanto la squadra sta crescendo in personalità?
"Loro hanno fatto due azioni pericolose, una con fallo laterale e palla rubata da Pobega, che è la sua caratteristica principale, e poi nell'altra ci siamo addormentati, ma la vita a volte è così. Loro potevano segnare, ma non lo hanno fatto e noi abbiamo avuto palle gol con Pellegri e Schuurs  e poi l'abbiamo sbloccata. Alle volte gli episodi determinano l’andamento. Dopo i primi 5-6 minuti abbiamo concesso poco o niente al Milan e creato il giusto"

Pensa di aver trovato la quadra?
"La squadra è come un individuo, un giocatore: ci sono alti e bassi. E anche la squadra è un po’ così. Ho la sensazione che abbiamo fatto tante cose buone anche in precedenza e ultimamente c’è un po’ più di sana ignoranza e cattiveria nel guadagnare il fallo e gestire certe situazioni come accaduto oggi. Avere tanta fame sui particolari ci porta alla vittoria. Adesso spero che il momento duri e che continuiamo a fare così. Ora ci aspetta il Bologna, sarà una partita molto difficile"

La partita l'avevate preparata come si è svolta? Sembravate un po’ frenati all'inizio, forse volevate far sfogare il Milan?
"Non l'ho mai capita il voler far sfogare l'avversario. Per me non esiste perché se poi ti fanno gol li riprendi? Per me è una bugia mostruosa, non esiste. Il Milan ha fatto bene nei primi 6-7 minuti, come ho detto con la palla rubata da Pobega e la ripartenza e un’altra dove ci siamo addormentati e c’è stata l’infilata di Diaz: due occasioni diciamo sporadiche, due episodi. Loro sono partiti più intensi di noi, ma dopo siamo stati sul pezzo, concentrati e abbiamo fatto molto bene"

Che cosa ha detto all’arbitro? Quante giornate teme di squalifica?
"Zero insulti, veramente e nemmeno parolacce. Mi sembrava fallo netto. Dopo l'Inter dell'anno scorso sto molto attento alle loro spiegazioni, quella dell’Inter è ancora inspiegabile nella mia testa e bisogna guardare altre cose. A me sembrava fallo, poi magari rivedendolo non lo è. Proteste sì, ma senza insulti o passare il limite. Ci vuole anche un po’ di comprensione da parte loro perché anche loro sbagliano e devono capire i momenti".