Il calcio torinese in crisi, anche economica

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Secondo quanto riporta Repubblica, Torino e Juventus sono alle prese con la crisi più seria degli ultimi quindici anni. Una crisi non solo sportiva ma anche economica, i conti parlano chiaro, sono in rosso e le entrate sono ridotte.

Quella granata è la situazione che desta maggiore preoccupazione: i ricavi si sono drasticamente ridotti da 60 a 14 milioni e mezzo (ma 7 e mezzo li ha offerti il "paracadute" della Lega calcio) con la retrocessione in serie B. Il tracollo però potrebbe arrivare se la squadra non comincia a vincere, solo 15 punti nelle ultime 16 partite. Cresce l´indebitamento societario salito a 52 milioni (il passivo del 2005 era di 8,9 milioni).

La Juve invece deve contare i mancati introiti provenienti dalla Champions League, che sono quantificabili in circa 5-6 milioni da parte della Uefa, non bilanciati dalla partecipazione alla Europe League. Senza contare che i bianconeri sono praticamente fuori dalla lotta scudetto. Ancora più a rischio se la Juve non entrasse nelle prime quattro classificate in campionato, dove potrebbe perdere altri  10 milioni. Ci sono ancora da calcolare le perdite dei contratti commerciali, presenze allo stadio e merchandising: una cifra stimbaile attorno ai 5 milioni di euro.

La Juve però si salva con i diritti televisivi e dei media: quasi 150 milioni, senza contare che ieri in Borsa il titolo ha perso ancora quota (meno 1,50%).