ESCLUSIVA TG – Pigino: “Se Milinkovic-Savic dovesse essere in panchina a difendere la porta del Toro metterei di nuovo Gemello”

15.01.2022 11:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Antonio Pigino
Antonio Pigino

Antonio Pigino è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Pigino è un ex portiere che ha militato nel Torino dal 1973 al ’75. Conclusa la carriera in campo è divenuto un allenatore e un dirigente e per anni è stato nel settore giovanile del Torino come allenatore e come responsabile dell’area tecnica. Con lui abbiamo parlato del giovane portieri granata.

Milincovic-Savic è tornato a disposizione di Juric dopo aver saltato la gara con la Fiorentina, ma se non fosse ancora nella migliore condizione per giocare sarebbe meglio mandare in porta con la Sampdoria Berisha o dare ancora fiducia a Gemello che con la Viola ha fatto bene?

“Mah, io egoisticamente parlando e ripensando a quello che successe a me quando ho debuttato e c’era Castellini infortunato, sto parlando del lontano 1974 e di un derby Juventus-Torino che finì 0-0, e mister Fabbri, anche se c’era Sattolo, preferì far giocare me che ero per quell’epoca abbastanza giovane poiché avevo 23 anni, ebbene sarei contento che un ragazzo che sta emergendo come Gemello possa avere un’altra occasione per difendere la porta del Toro. Milinkovic-Savic è al primo anno che si è messo in luce, Berisha lo si conosce perché ha già disputato diversi campionati, me se appunto Gemello avesse l’occasione per continuare sulla linea positiva del debutto con la Fiorentina sarebbe bello. Ho visto la partita con la Viola e il ragazzo mi è piaciuto: ha dimostrato tranquillità, ha dato fiducia ai compagni e loro avevano fiducia in lui. Tutto ciò che ha fatto è stato positivo e le scelte nelle varie situazioni di gioco sono state quelle giuste quindi mi farebbe piacere che con la Sampdoria potesse essere ancora lui il titolare se Milinkovic-Savic non è ancora nella migliore condizione e con tutto il rispetto per Berisha, che è un buon portiere. Ma pensando in prospettiva futura e visto che il Torino da questa stagione ha intrapreso una nuova linea, anche per quanto riguarda i portieri, ripeto, non mi dispiacerebbe che potesse oggi pomeriggio giocare ancora Gemello”.

Per gli equilibri dello spogliatoio e le gerarchie, dopo l’emergenza che c’è stata nella scorsa partita visto che Berisha era appena rientrato da un infortunio muscolare e che Milinkovic-Savic era out, un allenatore come ragiona quando tutti tornano a disposizione e il secondo, meno giovane (Berisha ha quasi 33 anni), e il terzo portiere, che ha 21 anni, possono entrambi giocare?

“Se Milinkovic-Savic è guarito e nel caso durante la sua assenza non fosse stato completamente fermo e avesse potuto almeno in parte allenarsi, seppur in condizioni molto particolari, e di conseguenza potesse andare in campo allora per gli equilibri dovrebbe giocare lui visto che è il portiere titolare. Ma se Vanja non fosse ancora al top della forma, avendo svolto solo ieri l’allenamento di rifinitura e questa mattina il risveglio muscolare, allora la possibilità di dare un’altra chance a Gemello c’è, anche se in generale le gerarchie vanno rispettate. Il valore di Berisha è conosciuto e il Torino è in una posizione di classifica più che dignitosa per cui ci può stare il far giocare Gemello per due partite consecutive senza che si intacchino gli equilibri, almeno per la mia opinione. Gli allenatori vivono i giocatori quotidianamente, conoscono le dinamiche e gli equilibri dello spogliatoio e le idee delle società quindi scelgono di far giocare chi ritengono il migliore nel determinato momento. Il ruolo del portiere è sempre stato importante, ma oggi ancora di più sta divenendo determinante nell’economia del gioco della squadra sia nella fase di parere, è ovviamente importante farlo bene, sia in fase di costruzione e di svolgimento del gioco e puntare sui giovani vuole dire farli crescere nell’ambito della società e in quello della squadra. Gemello ha dimostrato anche dal punto di vista fisico, non lo conosco bene, ma vedendolo in televisione mi sembra ben strutturato. Il portiere oltre all’abilità deve avere anche una struttura importante. Milinkovic-Savic sotto l’aspetto della fisicità come portiere è ottimo: supera i due metri ed ha leggerezza, agilità e capacità di calciare. Anche Berisha vedendolo giocare non è da meno e a mio avviso Gemello ha una struttura che può reggere l’impatto con la Serie A. Comunque la scelta di far giocare oggi l’uno o l’altro è interna alla società e soprattutto all’allenatore. Juric sta dimostrando tutto il suo valore e di certo farà la scelta che ritiene più opportuna per il bene del Toro”.

Ipotizzando che tocchi ancora a Gemello, il doversi ripetere per un ragazzo giovane può essere più difficile del debutto in Serie A?

“La società deve anche proiettarsi verso un futuro possibile e valutare un portiere di 21 anni che ha già giocato in passato in Serie C. Gemello è giovane, ma non del tutto inesperto come ha dimostrato con la Fiorentina e dovesse essere ancora utilizzato non penso che non sfrutti anche la seconda occasione. Il cambio fatto dalla società quest’estate passando da Sirigu a Milinkovic-Savic ha portato a cambio della fisionomia del portiere. Sirigu è ottimo fra i pali, mentre Vanja in fase di costruzione è un centrale di difesa, quasi un libero, ed ha un piede importante per iniziare l’azione sia dal punto di vista del passaggio corto sia del lancio lungo a cercare la punta. E’ stata una scelta completamente diversa quindi credo che l’indirizzo societario è quello di provare e come lo ha fatto con Milinkovic-Savic, che per certi aspetti era un’incognita, può farlo con Gemello che rappresenta il futuro e per qualche anno in porta può garantire tranquillità se continuerà sulla scia della prestazione che ha fatto con la Fiorentina. Per concludere, se Vanja andasse in panchina e dovendo scegliere fra Berisha e Gemello, io da esterno e con modestia, sarei favorevole a dare continuità al post esordio di Gemello per tutto ciò che ho detto”.