ESCLUSIVA TG – Cappon (Tc Ballarin Veneto): “Il Torino deve giocare con la mente sgombra perché non ha nulla da perdere e l’Europa è lì"

03.04.2024 11:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Aldo Cappon
Aldo Cappon

Aldo Cappon è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Cappon è presidente del Toro club Aldo e Dino Ballarin Veneto. Con lui abbiamo parlato del finale di stagione della squadra granata che sabato sera affronterà l’Empoli e la settimana successiva la Juventus.

Mancano otto giornate alla fine del campionato e il Torino è al 9° posto in classifica e sta lottando per accedere alle coppe europee. Lei cosa si aspetta dai granata?
“La speranza c’è di andare in Europa perché mancano otto giornate e ultimamente stiamo facendo una buona serie di risultati positivi con il pareggi con la Fiorentina e a Napoli e le vittorie con Udinese e Monza, tutti risultati che fanno ben sperare. Non so se alla fine riusciremo ad andare in Europa oppure no, però speriamo di giocarcela fino alla fine. Bisognerebbe giocare con la mente sgombra perché diciamo che non abbiamo niente da perdere e visti gli ultimi risultati sono abbastanza fiducioso, non si pretende di andare chissà dove, ma in Conference League che è una competizione alla quale non abbiamo mai partecipato e che è stata istituita di recente. Mi accontenterei di questo poiché sui tratta pur sempre di una competizione europea e per noi del Toro che non vi partecipiamo dal 2019-2020 sarebbe  un buon risultato, secondo me”.

E’ fuor di dubbio che il Torino debba fare più punti possibili a iniziare dall’Empoli che è allenato dall’ex Davide Nicola e deve salvarsi, che partita vorrebbe vedere sabato sera?
“L’Empoli da quando in panchina c’è Nicola sta facendo dei buoni risultati. Spesso a Empoli abbiamo fatto fatica e in altre stagioni abbiamo perso, anche abbastanza nettamente, in situazioni simili quando lottavamo per andare nelle competizioni europee. Nicola sa far giocare bene le sue squadre e ce la mette tutta. Diciamo che però sulla carta noi siamo superiori all’Empoli e, secondo me, basterebbe giocare come abbiamo fatto nelle ultime partite e si potrebbe ottenere un buon risultato. Non è una partita contro chissà quale squadra, ma se non vinci rischi di uscire dalla corsa all’Europa. Purtroppo abbiamo perso punti con squadre come la Salernitana in casa o con il Sassuolo a Reggio Emilia, partite nelle quali bisognerebbe sempre conquistare i tre punti  se si vuole andare in Europa”.

Il Torino ha una difesa molto solida, è la 4ª della Serie A, e nel girone di ritorno ha blindato la porta ancora più che all’andata, forse non si può chiedere di più se non evitare qualche errore individuale che ha fatto subire qualche gol evitabile?
“Sì, serve restare sempre molto concentrati, ma la nostra difesa è forte e tutta la squadra dà una mano”.

In attacco però, anche se ultimamente qualche gol in più è stato segnato e Zapata finisce con maggiore regolarità sul tabellino dei marcatori, il numero complessivo delle reti è sempre bassino. Segnare di più è la chiave per l’Europa?

“Sì, Zapata è il punto fisso dell’attacco ed è il miglior realizzatore stagionale e, per me, dovrebbe sempre giocare magari alternandogli il compagno di reparto. Okereke a Udinese ha fatto una buona partita e solo la sfortuna non gli ha permesso di segnare. Sanabria l’anno scorso con noi aveva ottenuto il miglior risultato della sua carriera in termini di gol e anche lui ha i mezzi per fare bene. Alternandoli al fianco di Zapata, che è arrivato in doppia cifra contando anche il gol che aveva fatto all’inizio del campionato quando era ancora all’Atalanta, magari si riesce a segnare di più. Bene, come si diceva, la difesa nonostante gli infortuni di Schuurs che è fuori dall’inizio del campionato e anche Buongiorno ha dovuto saltare qualche partita però anche chi è arrivato a gennaio, Masina e Lovato, stanno facendo bene per cui è proprio dall’attacco che serve qualche cosa in più, non tanto da Zapata che si sta comportando bene, ma dagli altri e chissà se Sanabria si è sbloccato con il rigore segnato al Monza e che riprenda a segnare con regolarità”.

Dopo l’Empoli ci sarà il derby, con la Juventus c’è una situazione “strana” già nello scorso turno se avesse battuto la Lazio avrebbe fatto un favore al Torino e se vincesse la Coppa Italia e si piazzasse in un posto utile per la Champions sommato al ranking Uefa per federazioni dell’Italia potrebbe aumentare i posti utili per l’Europa, però il Torino non vince un derby dal 26 aprile 2015 e in queste ultime gare deve fare punti con chiunque. Lei come si pone nei confronti della Juventus che può essere l’ago della bilancia?
“Prima di tutto pensiamo a noi e a fare risultati e poi se ci fosse qualche situazione favorevole ben venga. In classifica siamo tutti li e basta vincere una partita e se contemporaneamente le avversarie non ottengono il massimo i sorpassi sono possibili. In primis i Toro deve fare bene e poi se le altre sbagliano potremmo andare agli spareggi di Conference League. A parte l’Inter che è  di un altro pianeta, con tutte le altre squadre possiamo giocarcela. La Juventus in questa stagione non sta facendo chissà cosa rispetto agli anni scorsi quindi auspico come minimo di fare risultato con loro e se poi davanti ci sono squadre che hanno problemi, il Milan sembra che ne abbia relativi alla proprietà, o se il ranking Uefa dell’Italia aggiungesse qualche posto tutto fa brodo perché le ultime due volte che siamo andati in Europa League era stato per problemi finanziari del Parma e del Milan e quest’anno potrebbe essere la volta buona per tornarci tanto più se ci fossero situazioni varie a noi favorevoli”.

Il calendario del Torino non è proprio semplicissimo e ci sono da affrontare squadre o che lottano per salvarsi o per un posto in Europa, questo complica un po’ il percorso?
“Sì, ci aspettano partite che sulla carta sono dure per, ripeto, se giochiamo con la mente sgombra perché tanto non abbiamo niente da perdere possiamo giocarcela con tutte. Soprattutto nelle partite con le milanesi e nel derby e anche l’ultima a Bergamo sono sulla carta non dico proibitive, ma difficili però si deve fare punti con tutti sia con chi è più scarso di noi sia con chi è più forte se si vuole andare in Europa. Non si possono perdere punti per strada. Giochiamocela con tutti e poi alla fine si fanno i conti e vediamo com’è andata. Speriamo in bene”.

Chi è per lei il giocatore del Torino che quest’anno ha fatto meglio di tutti?
“A parte Zapata che è il capo cannoniere stagionale, senz’altro Buongiorno. E’ il futuro capitano e l’anno scorso aveva già letto a Superga i nomi dei caduti e di fatto è già il capitano visto anche che Rodriguez è straniero. Secondo me, Buongiorno è proprio l’emblema di questa squadra e lo si vede anche quando esulta per un gol e per come interviene quando c’è da parlare con gli arbitri. E’ giovane, ma è un calciatore di sicuro avvenire. E poi vedo bene anche a centrocampo il giovane Gineitis. E’ un po’ una sorpresa: era partito dalla Primavera, ma adesso che gioca in prima squadra, escludendo la partita dell’andata con il Monza dove aveva sbagliato, sta giocando bene e si sa prendere anche alcune responsabilità come battere le punizioni e i calci d’angolo. Quest’anno mi è piaciuto Buongiorno su tutti, ma non c’è da trascurare il giovane centrocampista lituano”.

Chi invece l’ha delusa finora?
“Forse Sanabria, anche se mi auguro che si sia sbloccato e segni più gol. Immagino che senza Zapata quest’anno sarebbe stata molto dura in attacco. Viste le potenzialità che ha Sanabria un po’ mi ha deluso”.

Lei e il membri del club Aldo e Dino Ballarin Veneto cosa sareste disposti a fare, una sorta di fioretto, per vedere il Toro tornare in Europa?
“A parte organizzare qualche  trasferta in Europa come avevamo fatto in passato, continuare a divulgare il passato, il presente e il futuro del Toro. Continuare di buona lena a tenere alta la bandiera granata in zone che non hanno grandi numeri di tifosi perché si può fare qualche cosa di interessante coinvolgendo chi non conosce il Grande Torino o la società granata negli anni ’70. Direi continuare a divulgare il verbo granata”.