Ronaldo ha deciso: lascia il calcio

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È giunto il triste momento di appendere le scarpette al chiodo. Luis Nazario Ronaldo de Lima lascia il calcio, quella passione che per quasi venti anni lo ha accompagnato nel corso della sua vita, tra luci e ombre, tra esaltazioni e polemiche, tra gioie e dolori.

L'ex ''Fenomeno'', due volte campione del Mondo con il Brasile e tuttora capocannoniere assoluto dei Mondiali, ha annunciato la decisione, amara ma necessaria, di mettere da parte quello che per tanto tempo è stato il leitmotiv della sua esistenza, il calcio. Vissuto tra soddisfazioni e delusioni, tra vittorie esaltanti e sconfitte mai dimenticate, e che adesso si sta rivelando il crudele grillo parlante della sua spinosa situazione psicofisica.

"Non posso farlo più. Vorrei continuare ma non ci riesco. Penso a un'azione, ma non riesco a farla come vorrei. È ora. Il fisico non me lo permette più". Frasi tristi ma vere, quelle di un campione che di tale sente soltanto un ricordo oramai lontano, mai sfumato. Un campione invidiato, criticato, e mai arreso, nonostante gli infortuni a quelle ginocchia troppo fragili per la sua possenza, che lo hanno tormentato ma che non lo hanno mai battuto.

Ronny, tre volte giocatore dell'anno Fifa, due volte pallone d'oro, ha sempre trovato la forza, e la voglia, di continuare. È sempre riuscito a tirar fuori dal cilindro nuovi stimoli e nuove speranze. Fino ad arrivare ad oggi, che la sua voglia è sbattuta contro una realtà così cruda da non dargli speranza. Lascia il calcio da signore, dunque. Da scacchista che depone il re, consapevole di non poter fare altro. Da fenomeno, perché lo è stato. E da campione, quale è e sarà per sempre.