Perchè è accaduto

01.06.2011 15:24 di  Marina Beccuti   vedi letture
Perchè è accaduto
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Image Photo Agency

…..per un semplicissimo motivo:
Per la mancanza di un semplice progetto che sappia tracciare un percorso minimo di primo obbiettivo. Un progetto mancante che diciamo non potrà mai esistere fin quando non verranno coperti tutti i ruoli di una moderna società organizzativa. E’sorprendente come un imprenditore del valore di Cairo non abbia individuato, o meglio, compiuto questo primo passo manageriale. Quindi il ruolo di Direttore Generale non può aspettare più.


Non si prescinde da chi dovrebbe esercitare la gestione quotidiana del Club, da chi questo ruolo dovrebbe ricoprirlo lontano dagli impegni di mercato che in alcuni momenti dell’anno diventano più che pressanti. Per dirla nel nostro caso, il Sig. Petrachi, male ha svolto anche il ruolo di DG, proprio perché inusuale è stato accentrarlo nella stessa persona. Oltretutto le limitate disponibilità della proprietà imponevano una pressione tale che non potevano garantire una serena lucidità a ricoprire ruoli più dirigenziali come quelli di Direttore Generale. Ma siamo altresì convinti che il Sig. Petrachi le sue capacità migliori le esplica nell’esercizio pragmatico dell’individuazione dei giocatori occorrenti e non nella gestione dei rapporti atti a rapportarsi con le realtà interne, siano esse in riferimento alle persone che alle situazioni.


Tutto nasce da qui. Molti errori sono consequenziali in presenza di questo vulnus.


Le stesse decisioni che hanno portato a suo tempo a cambiare medico sociale oppure ad insistere su ritiri poco condivisibili unitamente alle ultime “non decisioni” riguardanti il dopo partita con il Padova, sono rappresentazioni più che eloquenti.
Ma andando avanti nel cercare ancora cause riteniamo per esempio essere stata errata la scelta su Lerda come allenatore. Pur non entrando nelle competenze tecniche dello stesso ci soffermiamo a constatarne le espressioni in campo della squadra. Una ricorrente difficoltà ad esprimersi in maniera corale e incisiva nelle fasi di attacco. Una ricorrente sbadataggine nel gestire il gioco inattivo. Un calo di concentrazione spesso evidenziato sia nell’approccio che nel prosieguo delle partite.


E pur con tutte le colpe che si possano addossare a Cairo e a Petrachi, la caratura tecnica della squadra, a detta anche di molti osservatori esterni, era di prim’ordine per la serie B. Noi crediamo anche che alcune convinzioni tecniche pur se non corrette e calzanti possono dimostrarsi fortemente più negative se il rapporto con i protagonisti non è improntato nella giusta maniera. Ci sembra anche questo di Lerda, magari più nella prima gestione che nel finale di campionato.


Ed infine i giocatori.
I quali sono quelli che vanno in campo e che spesso vengono considerati i veri responsabili. Ripetiamo, quelli del Toro potevano non essere secondi a nessuno, considerando le credenziali che vantavano. Questo significa che tecnicamente non erano giustificati ad arrivare addirittura all’ottavo posto a fine campionato. Ma le cause di tutto ciò io sono più propenso a ricercarle, tranne in qualche piccolo caso, alla non capacità dell’allenatore nel tradurre le individualità in un buon gioco. Ora non rimane che cercare di allontanare il più possibile quel sentimento di oblio che tutti noi granata avvertiamo in questo momento, lasciando perdere le inutili e sterili proteste, convincendoci, nell’immediato futuro, di poter interagire con una Proprietà più attenta ai bisogni e le aspettative di un popolo granata (tale è la sua definizione) che non può più aspettare.

 

Luigi Adriani