Verona 1-3 Torino, le pagelle. Martinez letale, Benassi progressivo
Padelli 6: Ballerino. L'estremo difensore valtellinese non è estremamente impegnato, ma l'ordinaria amministrazione lo mette alla prova, soprattutto nelle uscite. Poteva intervenire meglio sul tiro di Toni, su cui non è affatto impeccabile. Nota di colore: nel primo tempo Faverani lo "prende di mira" e gli fa ripetere alcune rimesse dal fondo.
Glik 6: In controllo. Come sempre tocca a lui gestire il maggiore pericolo offensivo, che oggi si chiama Luca Toni. Lo scontro è alla pari, ma è il polacco ad uscirne vincitore, grazie all'ottimo lavoro di copertura, fisico e tattico. L'unica sbavatura commessa riguarda l'azione che ha portato al gol l'ex Fiorentina, sul quale è risultato leggermente in ritardo.
Bovo 6: Concreto. Preferito a Maksimovic, l'ex Palermo non sfigura affatto e fornisce una prestazione difensiva discreta. Benché non sia sempre posizionato eccellentemente, riesce sempre a farsi trovare pronto nel momento del bisogno.
Moretti 6,5: Factotum. Inutile spendere ulteriori parole: il numero 24 granata è una vera garanzia. Non solo nella fase di disimpegno difensivo, dove raramente sbaglia, ma anche in quella di creazione del gioco, laddove riesce sempre ad essere preciso. D'altronde, le azioni offensive granata partono da lui.
Bruno Peres 6: Ala. Il titolo parla da sé. L'apporto in fase difensiva è davvero ridotto rispetto a quello in avanti. Certo, dietro il "trio" garantisce solidità e sicurezza, ma se gli attacchi scaligeri sono passati tutti da destra un motivo ci deve pur essere.
Vives 6: Ripartito. Dopo un periodo da subalterno, l'ex Lecce torna titolare. Malgrado sia ancora lontano il giusto ritmo partita, la prestazione può dirsi sufficiente, soprattutto grazie ad un buon lavoro in interdizione.
Benassi 6,5: Continuo. La crescita del classe 1994 non si ferma. Anche oggi l'ex Inter ha mostrato grande voglia e grinta, doti che gli hanno permesso di esprimersi al meglio, sia dal punto di vista tattico che da quello tecnico, tanto da risultare indispensabile nell'ambito della conduzione delle manovre offensive. Sebbene sia da migliorare il feeling con la conclusione, la strada imboccata è quella giusta e la sta percorrendo nel migliore dei modi.
Farnerud 6: Utile. Lo svedese, nel primo tempo, svolge egregiamente il ruolo di smistapalloni, ma i ritmi del calcio italiano lo provano ancora molto e ciò ne inficia la prestazione, soprattutto nel secondo tempo. (58' El Kaddouri 6,5: Spiragli di luce in un annata finora sotto le aspettative. Chiude la partita con un diagonale a coronamento di una bella azione personale.)
Molinaro 6,5: Sorpresa. Schierato al posto di Darmian, l'ex Stoccarda gioca una partita soddisfacente, fatta di discese insidiose e suggerimenti interessanti. Non sfigura in fase difensiva.
Quagliarella 6,5: Rigoroso. Arriva il 9° gol, quarto consecutivo, su rigore. Tanto basta per fargli guadagnae la sufficienza, che viene però coronata dal buon lavoro tattico e dal grande sacrificio perpetrato. Un vero uomo squadra. (72' Amauri 6)
Martinez 7: Pungente. Veloce, agile, esplosivo: contro una difesa lenta come quella dell'Hellas, non poteva che essere la sua partita. Apre le marcature finaizzando un'azione da lui stesso condotta e si procura il rigore dello 0-2. Anche per lui pare essersi aperto un periodo di grazia.