Toro-Samp, a centrocampo si vince la sfida
Ventura schiererà il Torino con il consueto 4-2-4 oppure si affiderà al 4-3-3? Iachini manderà in campo la Sampdoria, ridisegnata dopo il mercato invernale sul 4-3-1-2 oppure la trasformerà nel più prudenziale 4-4-2? Numeri. Molto probabilmente sarà un insieme di questi moduli a seconda delle fasi di gioco e su quali binari si incanalerà la partita. Questa sera, più di sempre, tutti scenderanno in campo per vincere e quando c’è questa ferrea intenzione conta solo l’equilibrio fra la fase difensiva e quella offensiva e di conseguenza è nel fulcro centrale del campo che si deve fare la differenza. Chi non sbaglierà nulla, o commetterà meno errori dell’avversario in mediana, porterà a casa i tre punti.
Riuscire ad imporre il proprio gioco sarà fondamentale sia per il Torino sia per la Sampdoria in chiave vittoria. I granata hanno l’occasione di riprendersi la vetta della classifica, mettendo alle spalle con un distacco di due lunghezze Sassuolo e Verona e mantenendo a quattro punti di distanza il Pescara, in ottica soprattutto dei recuperi che il Torino dovrà effettuare con il Brescia, i neroverdi con l’Ascoli e i biancoazzurri con Reggina e Juve Stabia. I blucerchiati devono avvicinarsi alla zona playoff dalla quale sono distanti otto punti (Varese 45), tenendo conto che anche loro hanno un recupero da effettuare con l’Empoli. E’ evidente che in caso di sconfitta per la Sampdoria sarebbe quasi un addio ai sogni di tornare subito in serie A, perché a quindici partite dalla fine del campionato essere a otto punti dall’ultimo posto utile dei playoff rende obiettivamente ardua l’impresa, certo non impossibile, ma per il morale sarebbe una botta difficile da metabolizzare. E’ altrettanto chiaro che se il Torino incappasse in un passo falso con i blucerchiati si ritroverebbe con qualche certezza in meno, ovviamente nulla sarebbe compromesso, però anziché stare fuori dalla bagarre dei playoff ne sarebbe, almeno momentaneamente, risucchiato.
Come si è detto la chiave della gara starà a centrocampo dove sarà indispensabile usare molto il cervello, ma anche essere sufficientemente muscolari per vincere i contrasti con gli avversari. Molto probabilmente chi riuscirà ad andare in vantaggio per primo, soprattutto se questo avverrà nel primo tempo, renderà la propria gara più agevole, in quanto costringerà l’avversario a scoprirsi di più nella ricerca del pareggio e di conseguenza potrà sfruttare meglio gli spazi che inevitabilmente si creeranno, ma dovrà essere bravo nel non perdere palla altrimenti favorirà le ripartenze in contropiede dell’avversario. Mantenere la squadra corta e sfruttare la velocità e la capacità del saltare l’uomo da parte dei giocatori più tecnici agevolerà la manovra, soprattutto se chi si troverà in fase d’attacco saprà smarcarsi ed essere preciso e vincente nel tiro in porta. Una gara di attesa per sorprendere l’avversario potrebbe rivelarsi inconcludente, come il mantenere il possesso palla fine a se stesso, un pareggio farebbe smuovere minimamente la classifica per entrambe, ma sarebbe di poca utilità: memento audere semper, ricordati di osare, ma con intelligenza.