Toro, il predestinato

29.10.2009 08:54 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: www.srweb.eu
Toro, il predestinato
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© foto di Alessandro Pizzuti

E' proprio vero che il Toro ha 100 vite e che alla fine nonostante tutte le vicissitudini negative, passando da Calleri e l'azzeramento del settore giovanile, spostandosi fra i Genovesi ed il fallimento targato Romy&Cimmy, fra serie B ed A stentate ... alla fine vedi pure qualche nuova gemma germogliare ... Angelone Ogbonna.



Il "Ragazzo del Ponte", per via del suo incidente dello scorso anno quando finì nel fiumiciattolo con la sua Smart (ma come faceva ad entrarci dentro), dal suo primo ritiro a Macugnaga con GDB di strada ne ha fatta parecchia.



Colantuono dice che potrà diventare uno dei migliori difensori centrali in Italia, salvo poi farlo giocare ogni tanto sulla fascia dovendo fare di necessità vitrù, e noi appoggiamo con convinzione questa sua idea.



Angelone, unmetroenovanta x ottantaseikg classe 1988, tanto per rimanere in tema "incroci magici" esordisce in serie A proprio contro la Reggina che torna a fare capolino nella storia dei giocatori dell'attuale Toro di continuo, è sicuramente un giocatore di valore e quest'anno ha iniziato a frequentare anche la nazionale Under21 in occasione dell'amichevole estiva giocata e vinta in Russia dagli azzurrini a S.Pietroburgo ... ma guarda un po' li gioca un ex!



Vederlo in campo è un piacere e anche se a volte commette qualche errore di gioventù, lo si vede subito che è un predestinato al successo calcistico.
Nella a volte traballante difesa granata sta diventando un punto di riferimento ed insieme a Zoboli, altra bella rivelazione del Toro di quest'anno , sta dando quella sicurezza che ci si aspetta non facendo rimpiangere l'assenza prolungata di Loria.



E' ovvio che qualcuno inizi a metterci gli occhi sul questo ragazzone dai piedi felpati e non solo di squadre italiane stiamo parlando.



Quale sarà il suo prossimo futuro è abbastanza chiaro, di sicuro un'altra stagione al Toro e poi se dovesse confermare tutto quello che di buono si prospetta per lui difficilmente lo si potrà trattenere ... anche se c'è da dire che lui ad andarsene non ci pensa proprio.



Ma si sa come vanno queste cose, tutto dipenderà anche dalla promozione in serie A e dal tipo di squadra che verrà allestita il prossimo anno, se sarà finalmente un Toro che lotta ai margini della Europe Ligue o se sarà di nuovo una squadra in bilico sulla linea della serie B, insieme alle solite 4 o al massimo 5 squadre che si giocano i due posti restanti peril "Paradiso".



Ma fasciarsi la testa andando a pensare a quello che potrà succedere fra qualche anno è un esercizio masochistico e stupido, meglio molto meglio godersi un giovane che insieme a Bottone (ma quanti bei progressi anche lui) non possiamo definire figlio del Filadelfia ... mancando la materia prima ... ma almeno cugino di 2° grado del Fila si, perchè in fondo anche se sono rimaste solo quattro rovine l'aria magica della fucina dei campioni è rimasta attacata al colore granata.



Passateci questo momento di smielata nostalgia romantico-calcistica ... ogni tanto fa bene alla salute.



E allora ... tutti in coro gridiamo forza Toro lo scudetto arriverà ... pardon stavamo sognando!






GMC