Torino-Lecce: difficoltà ai botteghini!

Carlo Nesti, il noto giornalista sportivo torinese, si fa portavoce dei tifosi che ieri sera hanno incontrato gravi difficoltà nell'accedere allo stadio Olimpico, per assistere alla partita di Coppa Italia, a causa di disguidi ai botteghini.
19.08.2012 12:50 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Carlo Nesti
Torino-Lecce: difficoltà ai botteghini!
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Di seguito il testo della lettera di Lorenzo, un tifoso indignato, che è stata inviata a Carlo Nesti e che il giornalista ha segnalato al presidente Cairo.

“Le scrivo perché ero allo stadio per la partita di coppa Italia tra Torino e Lecce e sono rimasto indignato dall'organizzazione delle biglietterie. Consapevole di non poter fare nulla per farmi sentire, credo nella sua vicinanza al popolo granata, e che quindi possa portare questa indignazione a più (e giustissima) risonanza mediatica.

In coda dalle 19.15, con soli 5 o 6 sportelli aperti, fare il biglietto è stata un'impresa.

Dopo il viaggio dalla provincia di Asti ho deciso di provare comunque ad entrare dopo 2 ore di coda per assistere al solo secondo tempo, ma ho visto la gente andare via a decine poi a centinaia. Lo sgomento comune, la consapevolezza di non vedere più tutta la partita dopo essere arrivati fino allo stadio (ho conosciuto in coda un signore di Bergamo), la rabbia degenerata poi in insulti e lancio di oggetti ai danni della povera “bigliettaia” al di là delle inferiate.

Non ho potuto che indignarmi. Ma tutta questa “indignazione” non ha sfoghi non ha punti di contatto con  enti più alti e potenti per far sì che diventi “urlo”, per far sì che si risolva in qualche modo.

Così è stato per Torino-Lecce di cui ho visto un solo tempo pagato intero lo stesso. Non voglio immaginare come potrà essere più avanti in campionato se la gestione rimarrà questa. La società continua a chiedere l’appoggio dei tifosi, questi arrivano e trovano le condizioni peggiori possibili …. Così non va.

Non so Lei cosa possa fare, ma io sentivo il bisogno di scrivere a qualcuno di più importante di me, che forse potrebbe amplificare il mio urlo di indignazione.

Con tanta stima,
Lorenzo