Torino, altra settimana di silenzio ma sale l'ottimismo
La bella vittoria contro il Frosinone, che riporta i granata più vicini alla zona promozione, non ha sbloccato il silenzio stampa, che permane anche in questa settimana, dove parlerà solo mister Colantuono alla vigilia della partita contro l'Ancona e nel dopo gara. A questo punto diventa scaramanzia, visto che Cairo è sensibile sotto questo aspetto. Il silenzio porta bene e allora si continua. Archiviata la vittoria a tener banco rimane il futuro societario, anche se Cairo sabato è apparso più sorridente del solito e non solo perchè in settimana potrebbe incontrare la famiglia Tesoro per un timido approccio di passaggio di consegne. Siamo convinti che Cairo, se sarà serie A, non mollerà, ma riprenderà in mano la situazione, non è da lui lasciare nelle difficoltà, quando venderà il Torino lo farà andando via a testa alta. Anzi, la gente che sta attorno al Toro, quella che ragiona più con la testa che con il cuore, dovrebbe spronarlo a non vendere a gente che non è adatta a prendere in mano quel "tesoro" che il Toro è ancora.
Per questo Cairo rimane ancora più affidabile dei nomi recentemente accostati al Torino. Visto che i Ferrero, Lavazza e altri gruppi imprenditoriali forti della città non vogliono metterci la faccia, meglio aspettare tempi migliori. Cairto ha capito la lezione, non ha più scelto i nomi altisonanti, ma gente che ha voglia di sacrificarsi per il Torino, come Petrachi, Ferri e giovani di buone speranze che ci mettono l'anima per riportare il Toro dove gli compete. Bianchi è in splendida forma, trascinatore con i suoi gol, ma anche capitano perfetto per una squadra che ha solo voglia di ripartire senza voltarsi indietro. Una base adesso c'è e potrebbe rappresentare la svolta per Cairo, non per altri che hanno solo intenzione di farsi pubblicità legandosi ad un nome che ha ancora il suo fascino nel calcio che conta.