Rampanti: "Godiamoci il Toro, ma con moderazione"
Abbiamo intervistato in esclusiva Rosario Rampanti, ex calciatore e allenatore del Torino e attualmente assessore allo sport del comune di Moncalieri, con lui abbiamo parlato della squadra granata. Avvio di stagione inaspettato quello del Torino. La gara con il Brescia un banco di prova sulla validità dell’impianto di gioco. Il Torino deve evitare certi errori difensivi e in certi frangenti non sbilanciarsi frettolosamente in avanti. Sampdoria, Torino e Brescia le favorite per la serie A.
Si aspettava un avvio così positivo da parte del Torino?
“Sinceramente dopo gli ultimi anni no, però prima o poi doveva capitare”.
La partita con il Brescia, che ha gli stessi punti del Torino, sarà utile per valutare la reale forza dei granata?
“Questa partita sarà un banco di prova importante perché deve confermare la validità dell’impianto di gioco, però l’unica cosa che temo è che il Torino sia una squadra forte in trasferta, ma che in casa possa trovare delle difficoltà. Quindi staremo a vedere se supererà queste difficoltà, ma non è semplice, perché ho l’impressione che in casa quando gli avversari si chiudono la squadra faccia fatica a trovare il bandolo della matassa, in quanto in certi momenti è troppo sbilanciata in avanti ed occupa prima del dovuto certi spazi”.
Sul piano del gioco quanto ancora può migliorare la squadra?
“La squadra gioca sufficientemente bene e giocando in questo modo è in testa alla classifica, però deve evitare certi errori difensivi che ho visto nell’ultima partita in casa con il Varese, perché gli avversari potevano anche fare gol e deve, piano piano, acquisire la consapevolezza della propria forza”.
Tifosi smaniosi di potersi finalmente esaltare guardando la classifica dall’alto, sono a rischio capogiro?
“I tifosi dovrebbero imparare a non esaltarsi mai, ma nemmeno ad abbattersi. La forza di un individuo è trovare un equilibrio interiore importante che gli permetta di valutare bene le situazioni e godersi le cose piano piano se proseguono in questo modo e non lo faccia abbattere davanti alle difficoltà, ma neppure esaltarsi per il primo successo”.
Basandosi su questo inizio di campionato, secondo lei, quanto potrà andare avanti questo Torino?
“Potrei dire che le squadre predestinate ad andare in A sono Sampdoria, Torino e Brescia, però il campionato della serie B è lunghissimo ed è inutile esprimere giudizi affrettati; per quel che riguarda il Torino bisogna godere del momento, ma con moderazione”.
Come candidata per la A lei ha detto Brescia e non Padova, che in molti indicano come squadra con un buon organico e ben organizzata, ritiene quindi che i veneti non siano particolarmente forti?
“Io punto su Brescia, Sampdoria e Torino, poi naturalmente ci sono Padova, Reggina, che prima o poi verrà su, però è troppo presto per avere delle certezze”.