Oduamadi: "Faccio tutto quello che mi chiede Ventura"
Prosegue la conoscenza dei nuovi giocatori granata. Oggi è toccato presentarsi davanti ai giornalisti in conferenza stampa ai due giovani provenienti dal Milan Nnamdi Oduamadi - un po’ preoccupato perché non ritiene di padroneggiare la lingua italiana ed invece deve solo credere di più nei propri mezzi in quanto la parla bene - e Simone Verdi (quest’articolo è leggibile dalle ore 16:55:06).
Ci dà il permesso di chiamarla Odu, come fanno i suoi compagni?
“Sì, certo”.
Le facciamo una domanda che spesso si rivolge ai nuovi giocatori: cosa ha visto in lei il Torino e quali sono state le sue motivazioni a venire in questa squadra?
“Prima di tutto ci tengo a dire che a me piace il Torino, ho avuto in passato modo di vedere delle partite della squadra granata è volevo venirci a giocare, ma il Milan mi ha detto che dovevo restare in rossonero. Quest’anno finalmente sono riuscito a venirci e potrò così accrescere la mia esperienza”.
In questo periodo di ritiro che cosa le chiede in particolare mister Ventura?
“Ventura è un buon allenatore e mi aiuta tanto. Anche la prima volta che sono arrivato, il giorno dopo i miei compagni perché ero in Nazionale, il mister mi ha chiamato e mi ha detto che devo stare tranquillo, ascoltarlo, fare ciò che mi chiede e rispettare la squadra perché sono giovane. Io gli ho risposto che avrei fatto tutto quello che mi avrebbe chiesto”.
Molti tifosi le chiedono autografi e di posare con loro per le fotografie, è già diventato un idolo?
“Mi fa piacere l’affetto che i tifosi mi danno, anche su Facebook mi contattano in tanti e mi scrivono “Forza Toro” e mi dicono “Dai Odu, fai arrivare il Toro in serie A”, sono molto contento per tutto questo e che i tifosi siano al mio fianco”.
Lei oltre a far fare i gol segna anche. Avendola vista giocare nelle amichevoli si ha l’impressione che spedire la palla in rete le piaccia particolarmente. E’ così?
“A tutti gli attaccanti piace segnare e anche a me (sorride, ndr)”.
Completi la frase: Odu dal punto di vista tecnico è un giocatore ….
“Non sono molto bravo (dice con grande modestia quasi con pudore, ndr), ma so che in campo devo fare quello che ci ha spiegato il mister e quando mi arriva la palla provare a segnare”.
Lei divide la fascia con Guberti, un giocatore di grande esperienza, cosa può imparare da lui?
“Lui è un gran giocatore, l’anno scorso quando ero al Milan in Coppa Italia contro la Sampdoria lui ha giocato molto bene. Quando è arrivato al Torino ho detto: “Min…..!” (censura, per rendere l’idea: Accipicchia. Tutti scoppiano a ridere e spiegano ad Odu che quella parola, del tutto azzeccata anche per il tono con il quale è stata pronunciata, non la si può dire durante un’intervista, e allora anche lui ride e ringrazia per la spiegazione, ndr). Da lui posso imparare moltissimo e lo sto già facendo, per questo mi fa molto piacere averlo come compagno di squadra. Anche lui mi aiuta molto e mi dice: “Dai Odu che facciamo qualche cosa di bello qui a Torino”, spero proprio che ci riusciremo”.