La sentenza "bomba" della Corte di Giustizia Ue riporta il pubblico negli stadi
La recente sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea può avere come effetto il ritorno del pubblico negli stadi di calcio. Lo evidenzia Federsupporter nel suo studio sulla sentenza che viene allegato in calce al presente comunicato. Questo perché, secondo l'esame di Federsupporter, il venir meno dell'esclusiva per la trasmissione delle partite costringerà i club, in particolare della serie A, a trovare nuove fonti di guadagno poiché i ricavi dalla vendita dei diritti tv avrà probabilmente minor peso rispetto al passato.
Secondo lo studio di Federsupporter la Corte di Giustizia Ue ha evidenziato tre punti chiave:
1) Sono legittimi e leciti la commercializzazione e l’uso nei Paesi membri della UE di dispositivi di decodificazione di trasmissioni televisive fabbricati e/o commercializzati con l’autorizzazione di un ente televisivo di uno dei suddetti Paesi
2) Violano le norme comunitarie sulla concorrenza le clausole di contratti di licenza per la trasmissione di partite di calcio che vietino ad enti radio-televisivi di fornire impianti di decodificazione che permettano l’accesso a tali trasmissioni anche al di fuori della zona geografica oggetto dei contratti stessi.
3) Gli incontri di calcio non possono essere tutelati sulla base del diritto d’autore ed il diritto della UE non li tutela ad alcun altro titolo nell’ambito della proprietà intellettuale. Gli incontri sportivi non possono essere considerati quali creazioni intellettuali, qualificabili come opere ai sensi delle norme comunitarie sul diritto d’autore e ciò vale, in particolare, per gli incontri di calcio che sono disciplinati dalle regole del gioco che non lasciano margine per la libertà creativa ai sensi del predetto diritto d’autore.