ESCLUSIVA TG – Pecci: “L’obiettivo del Torino è andare agli spareggi per la Conference League: non mi esalta, anzi”

26.05.2024 08:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Eraldo Pecci
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Eraldo Pecci

Eraldo Pecci è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Pecci ha militato fra gli altri club nel Torino dal 1975 al 1981. Terminata la carriera di calciatore si è occupato di edilizia e fatto il commentatore tecnico in trasmissioni televisive, l’editorialista del quotidiano “Il Giorno” e ha scritto libri. Con Pecci abbiamo parlato dell’ultima partita di questa stagione dei granata con l’Atalanta a Bergamo con in palio ancora la possibilità per la squadra di Juric di accedere agli spareggi di Conference League se vinceranno oggi, la Lazio non perderà con il Sassuolo e poi se mercoledì la Fiorentina conquisterà la coppa.

L’Atalanta ha appena vinto l’Europa League e il Torino arriva dalla vittoria con il Milan e da quella con il Verona, che partita possiamo aspettarci?
“Non vedo grande importanza in questa partita perché l’obiettivo è andare agli spareggi per la Conference League e onestamente questo non mi esalta e mi dà persino fastidio perché se si deve andare in ritiro prima per gli spareggi di Conference si rischia di rovinare la stagione a causa della preparazione anticipata per un obiettivo che non ha nessun valore”.

Comunque il Torino deve disputare quest’ultima partita.
“Vai a Bergamo e loro faranno una grande festa, ci sarà lo stadio pieno e tutti avranno voglia di ridire e di scherzare e la partita sarà fine a se stessa quindi il Torino indubbiamente può giocarsela perché l’Atalanta l’obiettivo di disputare la Champions l’ha già raggiunto”.

Anche contro l’Inter che aveva appena vinto lo scudetto il Torino avrebbe dovuto fare una partita di livello con un avversario “distratto” e invece ha perso seppur abbia giocato un primo tempo tenendo testa agli avversari però dopo espulsione di Tameze gli avversari hanno segnato due gol spezzando l’equilibrio. Non sarà quindi così facile oggi oppure è diverso?
“Il Torino è comunque una squadra che arriva decima-undicesima, magari nona o tredicesima per cui non capisco. Essere tifoso del Torino è dura parlando di questi obiettivi. Devo dire che il Torino non mi esalta”.

Ma c’è qualche cosa che si può salvare di questa stagione oppure no?
“Il Torino è il primo della seconda fascia oppure l’ultimo della prima e quando si guarda la classifica non è mai nella parte interessante per cui un motivo ci sarà. Onestamente devo dire che sono innamorato dell’idea del mio Torino, del Torino che ho nel cuore, ma ultimamente il Torino non mi coinvolge”.

C’è almeno qualche giocatore che può indossare con onore la maglia granata?
“Mi ha sorpreso Zapata che sta facendo più di ciò che mi aspettassi. Per il resto quando ci sono più partite da guardare in televisione fra le quali scegliere spesso scelgo un’altra e non quella del Torino”.

Per cui non si aspetta nulla di buono dal Torino?
“Non mi attira molto: se deve lottare per il dodicesimo posto o per l’ottavo non si può pretendere che la gente ti stia a guardare”.

La causa di tutto questo qual è? Giocatori scarsi, un allenatore non abbastanza capace, la società che non è all’altezza?
“Sono tanti anni che il Torino si trova in questa situazione quindi è facile dedurre (ride, ndr)”.

Tornando al discorso iniziale, allora cosa dobbiamo aspettarci da questa partita con l’Atalanta?
“Che lunedì leggeremo i giornali e sapremo il risultato. L’Atalanta avrà fatto una grande festa e loro si saranno divertiti come matti e noi stiamo a guardare”.

In attesa si sapere se mercoledì la Fiorentina vincerà la Conference?
“E’ molto che noi attendiamo. Questo è un campionato dove c’è un premio per tutti: la prima vince lo scudetto, in cinque o sei vanno in Champions, altre due o tre vanno in Europa League e così in Conference. Anche chi retrocede prende i soldi del “paracadute”. Dove c’è un premio per quasi tutti a noi non tocca mai: ma che strano, c’è qualche cosa che non va in tutto questo”.

Forse il Torino avrebbe dovuto vincere con il Frosinone o con la Salernitana e non perdere con l’Empoli?
“Magari vincere un derby ogni tanto”.

Anche ovviamente, ma pareggiare con l’ultima in classifica è comunque una pecca.
“E’ abbastanza riduttivo, ad esempio l’Inter ha perso sei punti contro il Sassuolo che è retrocesso e ha comunque vinto il campionato”.