Cairo: “La squadra ha dimostrato di avere qualità importanti. Ilicic? Vedremo”.
Il presidente del Torino Cairo è soddisfatto della vittoria sulla Sampdoria e a fine gara ha parlato anche del mercato, ecco che cosa ha detto:
Il Torino è a sei punti dal quinto e dal quarto posto e nell’ultimo mese lo scenario è completamente cambiato. Adesso che squadra dobbiamo aspettarci di qui alla fine della stagione?
“Mah, la squadra si è vista oggi e credo che il Toro non sia una cattiva squadra e l’ha dimostrato nelle ultime otto partite ottenendo sempre risultati utili e vincendo le ultime tre gare. Il Toro quindi è una buona squadra, ha buoni giocatori e gli investimenti estivi fatti erano su giocatori che hanno meritato l’investimento. Penso a Quagliarella che evidentemente è un giocatore che non poteva essere quello di quelle partite dove non segnava, era partito benissimo poi ha avuto un appannamento perché evidentemente non era abituato a giocare con regolarità nell’anno precedente e quando l’ha fatto ha avuto un momento di appannamento fisico, anche perché si giocava in campionato e in Europa League. Quagliarella si sta dimostrando quel giocatore che noi abbiamo scelto e che volevamo. Benassi oggi ha fatto una partita nella quale ha dimostrato si essere un giocatore dalle grandi potenzialità. Ci sono state alcune grandi conferme come Glik, che è stato monumentale e non ha fatto fare praticamente nulla a Okaka, che è un ottimo attaccante. Darmian, Bruno Peres che si è acceso da subito in maniera veramente notevolissima: Maxi Lopez è entrato benissimo in partita ed è un rinforzo di questa campagna acquisti invernale, anche Amauri ha fatto bene. Si è vista una squadra che ha dimostrato dei valori in campo importanti contro una Sampdoria che è al quarto posto alla pari con la Lazio, quindi stiamo parlando di una squadra che sicuramente ha dimostrato di avere dei valori. L’aver potuto finalmente lavorare bene in questo mese di gennaio senza avere tutte le settimane un appuntamento infrasettimanale ovviamente ha pagato e cu ha dato la possibilità di allenare bene la squadra e lo si è visto oggi in campo”.
Forse la rosa di ventisette elementi della prima parte della stagione, tenendo conto che eravate impegnati in campionato e in Europa League, doveva essere ancora più ampia?
“No, una rosa più ampia no. Avevamo nove centrocampisti (Nocerino, Benassi, Basha (infortunato), Vives, Gazzi, Ruben Perez, El Kaddouri, Sanchez Mino e Farnerud (all’inizio infortunato), ndr) per tre posti e le rose troppo ampie bisogna poi gestirle ed evidentemente i giocatori se non li si fa mai giocare perché ce ne sono troppi diventa difficile gestirli. In un campionato, pur facendo l’Europa League, quando si ha un giocatore per ruolo, a parte i tre portieri, più altri quattro vuole dire avere un’altra alternativa in difesa, in attacco e centrocampo più uno ancora, è il massimo che si può avere. Poi evidentemente ci vuole anche del tempo perché si è cambiato abbastanza, alcuni giocatori sono giovani e dovevano avere la possibilità di crescere mano a mano, come Benassi, Gaston Silva e Martinez. Ho detto di Quagliarella che è un giocatore di buonissimo livello e ha dimostrato oggi ciò che è capace a fare, ha svariato ed è andato in profondità, mentre in certe partite nelle quali fisicamente non era a posto non faceva”.
Ma qualche giocatore ha fatto meno delle aspettative come Nocerino, Ruben Perez, Larrondo, Barreto, El Kaddouri e Sanchez Miño.
“Ma su quelli che sono andati via …. e poi io parlo di quelli buoni che hanno fatto cose buone con noi, il resto non importa”.
Si sa che non le piace parlare di singoli, ma Martinez sembra che abbia bisogno di tempo per trasformare il suo potenziale in certezze per lui e la squadra.
“Sì, infatti, l’ho detto di Martinez piuttosto che di Benassi o altri ancora. Martinez l’abbiamo pagato tre milioni abbondanti quindi in lui ci crediamo, sta giocando con grande regolarità e poi entra nell’ultima mezz’ora Maxi Lopez, che aveva bisogno d’intensificare la preparazione, e quando entra dà sempre un contributo impostante”.
Per Sanchez Miño il discorso è però diverso.
“Con Sanchez Miño c’è stato qualche problema, adesso vediamo. Credo che sia giusto per lui trovare una collocazione esterna a noi per dimostrare il valore che ha”.
Riuscirete a trovargli un’altra collocazione anche perché è stato un investimento oneroso?
“Vedremo di trovargliela, sì è costato”.
Il presidente della Sampdoria ha fatto un mercato di gennaio sontuoso, ma lei gli ha fatto vedere un bel film. Vi siete salutati?
“Non l’ho visto. Io è da un po’ di anni che sono nel calcio, quasi dieci anni, Massimo Ferrero da poco tempo, è entusiasta, simpatico e ha tante qualità dopo di che non è detto che se si prende un grande giocatore come Eto’o funzioni perché c’è una squadra, giocatori che hanno fatto bene prima. Ci sono equilibri particolari in uno spogliatoio per cui il fatto che abbia fatto molto avrà le sue buone ragioni e noi stiamo facendo quello che riteniamo giusto in relazione a quello che si era già fatto, molto, e a quello che si può fare per aggiungere qualità e dare un po’ di valore aggiunto a una squadra che già è importante”.
Sono arrivati Maxi Lopez, Ichazo e Gonzalez, domani arriverà Ilicic?
“Non lo so, vediamo. Il tema adesso è che dobbiamo fare le cose giuste in relazione a ciò che si può fare e poi i giocatori li si prende se li danno e non si può forzare la situazione facendo colpi di mano. Questa squadra secondo me ha dimostrato di avere delle qualità importanti, quindi è importanti evitare di avere affollamenti eccessivi, però se riusciamo domani a fare un’ultima cosa perché no? Ci proveremo, ma non è un fatto sicuro”.
Nonostante la vittoria sulla Sampdoria per cinque a uno anche oggi c’è stato qualche coro di contestazione, vuole dire qualche cosa a questi tifosi?
“Ma va bene, portano quasi fortuna. Non c’è problema e non voglio dire nulla a questi tifosi”.