Rodriguez merita il rinnovo: perderlo lasciandolo andare via per il Torino sarebbe un errore

20.05.2024 11:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Ricardo Rodriguez
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Ricardo Rodriguez
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Non è per il gol fatto al Milan, comunque strepitoso, che Ricardo Rodriguez merita il rinnovo del contratto, ma è per tutto ciò che ha fatto da quando è al Torino, estate del 2020, soprattutto nelle ultime tre stagioni. Giocatore serio, professionista esemplare in allenamento e in partita, mai una parola fuori posto, capace e disposto a fare un passo indietro e lasciare la scena a Buongiorno nel dividere con il più giovane compagno la responsabilità di essere il capitano e non solo nel leggere i nomi dei caduti a Superga. Un giocatore che comunque il suo in campo lo ha sempre fatto con un rendimento costante e nel complesso positivo. I motivi sono tanti e tutti di spessore.

Vale la pena ricordare il gol di Rodriguez al Milan: l’azione viene avviata da Milinkovic-Savic con un lancio lungo che raggiunge Zapata, il colombiano di testa allunga la palla a Pellegri che vince il duello con Tomori e serve Rodriguez che dopo aver fatto due passi, in modo da avere la palla sul sinistro, da fuori area scaglia una sassata che prima colpisce l’interno del palo e poi entra in rete.  Il Torino a inizio ripresa (46’) si porta così sul 3 a 0, in precedenza avevano segnato Zapata (26’) e ilic (40’), e di fatto blinda la vittoria finale perché il gol di Bennacer (55’) non basta ai rossoneri per provare  rimontare. Per amor di cronaca va anche detto che era stato Rodriguez a sfoderare l’assist per Zapata: avanzata di Tameze che poi dà palla a Linetty che la passa a Rodriguez che, dopo un rapido sguardo a cosa stava accadendo nell’area rossonera, con un traversone serve Zapata, non controllato bene da Tomori e Thiaw, che di testa infila a fil di palo il pallone in porta sbloccando il risultato. Rodriguez non è uno avvezzo al gol infatti questo è il suo secondo in Serie A, il primo risaliva al 20 settembre 2017 quando contribuì alla vittoria del Milan sulla Spal, ma è stato tecnicamente do pregevole fattura.        

Tornando all’argomento principale, la causa del mancato rinnovo è economica: Ricardo, che compirà 32 anni il prossimo 25 agosto, vuole un ultimo contratto importante 2 milioni, magari anche qualcosa in più, netti a stagione, mentre il Torino è disposto a offrirgli una cifra decisamente più bassa che non supera, anzi sta ben sotto, 1,5 mln che è la cifra che prende adesso. Una distanza che non è stata colmata e che non lo sarà, a meno di clamorosi colpi di scena al momento del tutto inimmaginabili.

Quella di sabato sera con il Milan è quindi stata la penultima partita di Rodriguez con il Torino, l’epilogo nell’ultima con l’Atalanta, come sembrano indirettamente confermare anche le dichiarazioni fatte dallo stesso difensore nel post gara: “Quando sono arrivato qua hanno parlato male di me. Sono rimasto anche per Juric. Con qualità ed esperienza ho aiutato la squadra”. E anche mister Juric, altro in procinto di dire addio, ha speso belle parole per lo svizzero: "Ho un rapporto speciale: quando sono arrivato non doveva rimanere perché mi dicevano che non si allenava bene e che non era un giocatore da Toro. Poi in ritiro ha avuto un po’ di tempo per conoscerlo e ho trovato un professionista di livello altissimo, proprio oltre. Come cura il corpo Rodriguez non lo fa nessuno. Fa allenamenti un po' diversi da quelli degli altri perché questo poi gli permette di rendere alla grande. Abbiamo fatto tre anni insieme favolosi nei quali non si è mai fermato e se non mi sbaglio non ha mai saltato una partita per infortunio, forse non ha giocato qualche partita perché avevo fatto entrare Buongiorno dall’inizio. Il nostro è un rapporto che va molto oltre quello tra giocatore e allenatore: c’è una grandissima amicizia e stima. In questi tre anni non mi aveva mai fatto un gol, sognavo che lo facesse nel derby e oggi invece l’ha fatto".

Perdere un giocatore come Rodriguez per il Torino sarebbe un errore. Sta per compiere 32 anni, ma non è così vecchio, fisicamente sta bene, può giocare sia a sinistra nella difesa a tre sia più avanzato sulla fascia e persino se arrivasse sulla panchina granata un allenatore che facesse giocare la squadra con la difesa a quatto lui potrebbe occupare il posto più laterale a sinistra. Nello spogliatoio è rispettato, non per nulla è il capitano. I tifosi ne riconoscono l’impegno e il valore. E soprattutto se la difesa subirà tante modifiche perdere anche lui non sarebbe saggio. Djidji è a fine contratto e andrà via, tanto più che in questa stagione purtroppo è quasi sempre stato infortunato. Buongiorno è il giocatore che più di tutti ha mercato ed è il massimo indiziato per essere ceduto e fare cassa. Lovato quasi certamente tornerà alla  Salernitana. Sazonov sta imparando a conosce il campionato italiano, ma è ancora un po’ acerbo in particolare nell’anticipo sull’avversario e deve affinare la lettura delle situazioni. E non si sa se resteranno Vojvoda e Lazaro, uomini per lo più di fascia ma che sono chiamati a anche a compiti prettamente difensivi. Mentre dovrebbe essere riscattato Masina dall’Udinese e anche Schuurs dovrebbe restare pure alla luce dell’aver purtroppo perso quasi tutta questa stagione a causa dell’infortunio, è fuori dalla gara d’andata con l’Inter (21/10/2023) dopo lo scontro fortuito con Çalhanoğlu. Dal prestito alla Ternana rientrerà N’Guessan, ma è da vedersi se resterà. E il Primavera Dellavalle potrebbe essere promosso in pianta stabile in prima squadra, ha debuttato da subentrante in Serie A due partite fa contro il Verona, a meno che il Torino e lui non optino per un anno altrove dove poter farsi le proverbiali ossa.

La difesa del Torino dall’arrivo di Juric in panchina è diventata solidissima, nelle due scorse stagioni è stata la 5ª della Serie A e attualmente è la 4ª e rischia di essere smantellata quasi totalmente. Un azzardo soprattutto se si volesse davvero puntare a posizioni superiori a quelle di metà classifica, figuriamoci poi se il Torino dovesse mai riuscire a raggiungere gli spareggi per la Conference League. Schuurs, Buongiorno, Rodriguez ed eventualmente un quarto di questo livello a destra nel caso arrivasse un allenatore che gioca con la linea difensiva a quattro: questo sì è volersi migliorare, non cedere giocatori affidabili come Rodriguez.