Carlo Nesti - I voti del campionato – 8 Napoli, 7,5 Lazio, 7 Juventus, 6,5 Milan, 6 Roma, 5,5 Fiorentina, 5,5 Inter, 5 Torino

La goleada del Napoli (8) si riallaccia al titolo d’inverno del 1989-90, quando arrivò il secondo scudetto di Maradona, che appare alla portata di uno scatenato erede argentino: Higuain.

 

L’Inter (5,5) viene beffata sul filo di lana, ma non sarebbe obbiettivo pensare solo alle occasioni fallite, perché anche Handanovic, migliore dei suoi, ha parato l’imparabile.

 

La Juventus (7) non sbaglia un colpo, nona vittoria consecutiva, con la fame di gloria che avrebbe chi non vince da 40 anni, e non certamente chi vince, al contrario, da 4 stagioni.

 

A Firenze (5,5), c’è chi drammatizza il k.o., prendendosela con i Della Valle, ma all’inizio mancavano Bernardeschi e Ilicic, e il girone di andata è stato, comunque, favoloso.

 

La Roma (6) è “disgustosa” per Pallotta, Garcia vacilla, ma sarebbe anche il caso di porsi domande sul penultimo posto giallorosso, nei chilometri complessivi percorsi in campo.

 

Il Milan (6,5), come contro la Lazio, diventa “squadra” solo sul terreno dell’Olimpico, cancellando l’avvio disastroso, con tre quarti di gara positivi, firmati Bonaventura e Kucka.

 

La Lazio (7,5), che prima pativa le trasferte, ora si ritrova fuori casa, come a Milano, grazie alla gioventù di Milinkovic e Keita, e ad una fase difensiva molto migliore.

 

Il sesto posto del Sassuolo e il settimo dell’Empoli, con 61 punti in 2, premiano progetti, che partono da lontano, nella giornata in cui 8 vittorie esterne su 10 annientano il fattore-campo.

 

 

(“EDITORIALE” PER RADIO SPORTIVA)

 

 

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