Sudafrica 2010, anche il Torino in campo contro il traffico di bambini
Il traffico di persone è il terzo mercato più lucrativo al mondo, dopo quello delle armi e della droga. Si stima che siano 2,1 milioni i bambini oggetto di traffici a scopo di sfruttamento sessuale o per altri lavori degradanti o pericolosi. Di questo triste mercato il Sudafrica rappresenta la più grande rotta del continente africano. Bambini e adolescenti vi arrivano da Etiopia, Mozambico, Uganda, Malawi, Zambia e Zimbabwe. Per questo Terre des Hommes (Tdh) ed Ecpat, due organizzazioni internazionali che si occupano di difesa dei diritti dei minori, lanciano insieme la campagna nazionale “Sudafrica 2010: tutti in campo contro il traffico di bambini”. Il profitto annuo per ogni vittima è stimato intorno ai 67.200 dollari. Il 79 per cento del traffico globale è destinato allo sfruttamento sessuale. I partner locali di Terre des Hommes segnalano che, in questi ultimi mesi il passaggio irregolare di minori (maschi e femmine) lungo le frontiere dei paesi che confinano con il Sudafrica, è notevolmente aumentato.
Dal Mozambico come dallo Zimbabwe, i bambini, specie coloro che vivono in condizioni precarie, vengono attratti dalle opportunità offerte dai Mondiali. Accanto al problema del traffico di minori, secondo Ecpat, il rischio che i Mondiali di Calcio generino una maggiore richiesta di sesso nelle città sudafricane, con l’arrivo di masse di turisti, è forte. Per i Mondiali 2010 sono infatti attesi in Sudafrica circa 2,7 milioni di spettatori, tra cui dai 350 mila ai 500 mila stranieri. La campagna, che gode del patrocinio del Segretariato Sociale Rai e del ministero del Turismo, rappresenta, secondo Terre des Hommes ed Ecpat, la “Vera Partita da non perdere”. Si vuole perciò sensibilizzare il grande pubblico, e in particolare coloro che andranno in Sudafrica per assistere alle partite di calcio del Mondiale, sulla grande vulnerabilità dei minori africani e non solo, a fenomeni come sfruttamento sessuale e abusi. La campagna nasce e si sviluppa con un innovativo approccio partecipativo che si declina in strumenti diversi dalle tradizionali campagne di comunicazione, con l’intento di arrivare a coinvolgere e sensibilizzare il più ampio possibile numero di persone che sosterranno il turismo calcistico responsabile e la difesa quotidiana dei diritti dell’infanzia.
La campagna entrerà anche negli stadi grazie alla collaborazione di tifoserie e società calcistiche. Tra le prime ad aderire c’è l'Associazione Udinese Club, che esporrà, il prossimo 25 aprile allo stadio Friuli, uno striscione di sostegno e che ha previsto in calendario altre iniziative di comunicazione. Non solo, all'insegna di questo importante impegno anche il Torino e la Fiorentina, La Salernitana e il Cesena che, assieme alla Lega Calcio, hanno dato già il loro sostegno. Si attendono, nei prossimi giorni, nuove adesioni. L’iniziativa di Terre des Hommes ed Ecpat confida nella creatività di tutti coloro che, tifosi e non, vorranno sfidarsi in una grande gara di solidarietà che li porterà a tifare insieme per i bambini. La campagna metterà a disposizione di tutti contributi video, banner per web e molti altri materiali che rimanderanno al sito www.tuttincampoperibambini.it, all’interno del quale si potranno approfondire i temi della campagna e scaricare il video virale informativo, il “Twittergoal”e l'applicazione per Facebook “il campionato della solidarietà”, da girare subito a tutti coloro che vogliono dire: “Io tifo per i bambini e ci metto la maglia”.