Srweb - Toro, la parabola di Mister X
Come era ovvio che fosse, Cairo smentisce di avere l’intenzione di cedere il Toro a mister X e questo, dobbiamo dire, ci rallegra non poco.
Sull’opportunità di far venire fuori certe dichiarazioni la vigilia di Natale, si potrebbero riempire pagine intere, come si dice a pensar male spesso ci si azzecca, ma il punto di vista da cui guardare questa vicenda a nostro avviso è questo: vi sembra serio?
Vi sembra serio che tre, pur stimati avvocati, con la scusa di un contratto pubblicitario arrivino fino a Milano alla Cairo Communication e una volta davanti al Pres. tirino fuori la possibile offerta di una persona che tra poco sarà ricchissima e che vuole spendere tutto nel Toro?
Cairo dal canto suo si è guardato bene dal fare dichiarazioni e a questo punto dopo circa un mese i tre si recano a La Stampa per rendere pubblica l’offerta. Bene hanno fatto quelli del giornale a dare il giusto risalto alla notizia, ma ci permettiamo di dire che la figura rimediata dai tre non è stata delle migliori.
Sotto Natale tre avvocati, come i Re Magi, arrivano a portare i doni!
Già così questa vicenda parla da sola, anche se per curiosità vogliamo vedere quando a Febbraio il “ricchissimo” entrerà in possesso dei dobloni, se avrà ancora voglia di portare 40/60 Milioni a Milano per prendersi il suo sogno.
60 Milioni per la società, più almeno 30 per la gestione del primo anno, più almeno un centinaio per gli stadi, più una quarantina per la campagna acquisti che porti il Toro al più presto in Champions, c’è da vincere una forte concorrenza, il totale ci porta alla modica cifra di 230 Milioni.
40 rientrerebbero fra diritti televisivi e sponsorizzazioni (ne porterebbero di nuove), rimangono belli sonanti 190 milioni di Euro da investire … alla faccia della crisi!
Era dai tempi del Lodo Petrucci, di Giovannone e del Re delle lattine e dei brevetti che non sentivamo più discorsi di questo tipo e francamente non è che ne sentissimo troppo la mancanza, certo farsi un bel sogno fa piacere a tutti, lo abbiamo già detto, ma quando poi ti scontri con la realtà se non hai basi solide difficile riuscire a sopravvivere.
Il sogno dell’epoca di Borsano ha portato ad una finale di Uefa ed a una Coppa Italia “postuma”, ma dopo, quante se ne sono viste?
Non è per difendere Cairo, che avrà anche commesso i suoi errori, ma chi non ne commette, anche le loro Altezze Reali Moratti e Berlusconi di “sole” ne hanno acquistate a mazzi (di più Moratti), e quindi non faremmo tanto gli schizzinosi oggi che comunque ci ritroviamo in serie A, con la concreta speranza di rimanerci e con un occhio rivolto al futuro.
Da tanto tempo non c’erano giocatori giovani e promettenti, in grado di regalare un futuro ad una squadra che non dimentichiamoci, era finita sotto un treno.
Ora la campagna rafforzamenti speriamo che vada a colmare qualche lacuna, che i riottosi se ne vadano e che se i Di Michele vari torneranno con la voglia di fare, dopo un bel bagno di umiltà, alla fine saremmo anche disposti a riprenderceli.
In buona sostanza molto meglio un Cairo che, con tutti i difetti che volete, programma un Toro anno per anno, che un sogno alla Borsano che potrebbe lasciare dietro di se solo macerie. L’approccio di mister X non è certo stato, come dire, di gran classe e proprio per questo dopo averne discusso per un po’ sotto l’albero di Natale, a vacanze finite, forse è meglio tornare a concentrarsi sui veri obiettivi: la salvezza e un passo alla volta crescere.
GMC