Ventura: "Verificare l'autostima e la consapevolezza"

La partita con il Cittadella sarà un'importante verifica sulla mentalità acquisita o meno dai giocatori. Se in queste ore dovessero essere venduti dei giocatori dovrebbero essere sostituiti da altri di egual valore.
30.08.2011 20:07 di  Elena Rossin   vedi letture
Ventura: "Verificare l'autostima e la consapevolezza"
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Giacomo Morini

La partita con il Cittadella è ritenuta da Ventura una gara importante per verificare se la vittoria con l’Ascoli ha conferito maggior autostima e consapevolezza nelle proprie capacità ai giocatori o se ha tramutato l’umiltà in supponenza. “Solo il campo – afferma l’allenatore del Torino -  fa capire realmente che incidenza ha avuto la vittoria sull’Ascoli. Il Cittadella gioca un buon calcio propositivo. La partita sarà vivace e con maggiori rischi di quella precedente, per questo servirà come verifica dell’atteggiamento mentale per comprendere se è aumentata l’autostima e la consapevolezza nelle proprie capacità. In questo periodo si è lavorato molto per cambiare il modo di pensare e di approcciarsi al calcio e bisogna continuare a lavorare in tal senso. I valori non contano se non si ha la consapevolezza di sapere chi si è. Bisogna prendere atto di quello che di buono si fa in campo e analizzare ciò che è stato eseguito meno bene. ”

 

Sulla possibilità che nelle ultime ore il calciomercato possa modificare la rosa a disposizione Ventura è categorico: “ Il mercato non mi ha mai condizionato nelle scelte. Questa sera vado in ritiro con un gruppo di giocatori e su questi devo lavorare, poi domani si vedrà. Visto che alla fine della settimana si saranno giocate tre partite non manderò sempre gli stessi giocatori in campo, perché devo dare ad ogni giocatore la possibilità di contribuire con le sue capacità. Chi non ha ancora smaltito la gara con l’Ascoli non giocherà domani sera con il Cittadella. Stevanovic lo valuterò nell’allenamento che segue la conferenza stampa: è migliorato, ma accusa ancora fastidio quando calcia, quindi dopo questa seduta di lavoro deciderò se convocarlo o meno. Tutti i giocatori devono sentirsi parte del progetto e per questo non ci sono punti fermi, ma ormai i ruoli sono già ben definiti, quindi, se ci sono dei giocatori che per problemi fisici non possono giocare, ne consegue che giocheranno gli altri che ricoprono quel ruolo. Dico già che la coppia di attaccanti non sarà Bianchi – Ebagua, ma questo non ha nulla a che vedere con il mercato. Indubbiamente se domani alle diciotto e cinquantacinque (il calciomercato chiude alle diciannove, ndr) venissero venduti Bianchi e Ogbonna sarebbe una sorpresa ed è chiaro che se qualcuno non indosserà più la maglia del Torino dovrà essere sostituito da un calciatore di pari livello”.

 

A chi insisteva chiedendo se Bianchi ed Ogbonna in questi mesi avessero parlato con lui, relativamente al fatto se avrebbero voluto o meno continuare a giocare nel Torino, Ventura ha risposto: “Con me non hanno mai parlato di questi argomenti e li capisco perché sono a Torino da quarantacinque giorni e non ne è passato uno nel quale sui giornali non ci sia stato un titolo che riguardava questi due giocatori e la loro possibile cessione, per questo giustifico il loro silenzio con tutti”. Quando al mister è stato riportato che si vocifera che ieri sera Ogbonna fosse stato visto a Milano con il suo procuratore, nell’hotel dove si svolgono le trattative di mercato, ha replicato: “Ieri l’allenamento è finito alle diciannove e quarantacinque e a quell’ora Ogbonna era qui, se poi in serata si è recato a Milano non posso saperlo” e poi, chiedendo conferma anche all’addetto stampa Alberto Barile, Ventura ha detto che Angelo era arrivato per l’allenamento che si sarebbe svolto di li a poco. Alla battuta che se Bianchi e Ogbonna rimarranno si inizierà subito a dire che potrebbero andare via a gennaio, ridendo e sgranando gli occhi il mister ha dichiarato: “Del mercato di gennaio iniziamo a parlarne dopodomani”.
A chi chiedeva se Surraco avrebbe giocato nel caso in cui fosse tesserato dal Torino l’allenatore ha chiarito: “Noi cerchiamo di fare un calcio giocato su concetti organizzati di tempo e spazio, quindi anche se arriva un giocatore di qualità è impossibile che conosca quello che finora abbiamo fatto, quindi non potrebbe scendere in campo e dare il suo contributo, di conseguenza giocherebbe chi conosce il nostro modo di giocare a calcio”.

 

Su come Verdi e Oduamadi hanno reagito ai complimenti per la loro buona prestazione con l’Ascoli Ventura ha detto: “Sarà il campo a dire se è servita loro per crescere, è sempre la partita successiva a dirlo. Ai due ragazzi ho detto che sono davanti a un bivio: da una parte c’è la strada giusta, dall’altra quella che porta a dover ricominciare tutto da zero”.

 

Il mister non si aspetta nulla dai tifosi in occasione della prima gara casalinga di campionato: “Non posso aspettarmi niente ed è giusto che sia così, perché dopo il rammarico e le delusioni, che alcuni arrivano a definire umiliazioni, subite nell’ultimo periodo non siamo noi, allenatore e giocatori, che dobbiamo aspettarci qualche cosa, ma siamo noi che abbiamo l’obbligo di dare ai tifosi. Per tutto quello che ci verrà dato dovremo anticipatamente ringraziare e non lo dico per piaggeria. Quando avremo dato solo allora potremo aspettarci qualche cosa. Dobbiamo ricordarci sempre che solo se diamo qualche cosa a noi stessi riusciremo a dare anche qualche cosa agli altri. Dopo il primo giorno che sono stato a Torino per alcuni giorni, per motivi personali, sono stato in altre città italiane e mi sono stupito di quante persone mi avvicinassero e tutte indossavano la maglia del Toro: così ho capito quanti tifosi abbia questa squadra. Ci tengo a sottolineare che quando dico se vogliamo possiamo non mi rivolgo solo alla squadra, ma in assoluto a tutta la città e ai tifosi perché non si prescinde gli uni dagli altri”.