Torino, preso Ebagua: bene! E gli altri?
Okay la fretta è una cattiva consigliera, va bene il mercato è solo all’inizio, è vero bisogna ancora risolvere le compartecipazioni, è indubbio mancano settantaquattro giorni alla chiusura del calciomercato, è giusto stare attenti ai bilanci, ma al Torino urge formare una squadra competitiva. Ricordiamoci che mancano ventisette giorni alla partenza per il ritiro di Sappada, qualcuno dirà che è un bel po’ di tempo, altri diranno, invece, che manca meno di un mese: tutti hanno ragione. Ma tutti, in primis mister Ventura, vorrebbero che per quel giorno sul pullman salissero quasi tutti i giocatori che indosseranno la magia granata nella prossima stagione.
Proviamo a fare la lista della spesa. Pensando solo ed esclusivamente alle urgenze mancano: il portiere, un centrocampista e gli esterni, ovvero l’ossatura della squadra. Che dire: è come essere affamati e aprire la dispensa trovandoci solo la pasta, però niente sale, niente olio, niente peperoncino e neppure aglio. Manco due spaghi si possono mettere sotto i denti, la pancia brontola ed è costretta a continuare a farlo. Eppure in bella vista in cucina c’è un magnifico ricettario con spiegazioni dettagliate di ricette succulente, con fotografie che fanno venire l’acquolina in bocca. Idee non fatti.
Il buon Petrachi i miracoli non li può fare, però deve pretendere da Cairo i soldini necessari a dare una bella accelerata alla formazione della squadra granata. Trattare senza poi avere la possibilità di affondare il colpo vincente, che convince l’avversario a cedere il proprio giocatore, è uno spreco di energie e alla lunga fa perdere credibilità. Gillet, Gazzi, Jelenic o chi per loro. Chi sarà il prossimo? Ma soprattutto quando sarà fatto il prossimo annuncio ufficiale che il Torino ha preso un altro giocatore? Ah, saperlo. Quando si ha fame la pancia bisogna riempirla al più presto, altrimenti poi il malessere che ne consegue genera cattivi pensieri.