L’impegno di Juric dà frutti: con i gol di Radonjic e Seck battuto il Trabzonspor. Ma il Toro continua a restare incompleto

24.07.2022 07:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Dall'inviata a Waidring Elena Rossin
Ivan Juric
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Ivan Juric
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Con un netto tre a zero, doppietta di Radonjic e un gol di Seck, il Torino ha battuto a Kitzbühel il Trabzonspor, che si approssima a disputare i preliminari di Champions League e che ha vinto l’ultimo campionato turco. Come già nelle amichevoli precedenti anche in questa Juric ha mandato in campo una formazione che può essere definita almeno in parte sperimentale visto che deve fare i conti con un gruppo che manca di elementi essenziali oltre che di giocatori alle prese con il recupero da problemi fisici, Pellegri o l’affaticato Buongiorno, e con altri che da poco sono tornati in gruppo come Djidji, Sanabria e Radonjic. E per scelta tecnica lasciare fuori Zaza. L’addio di Bremer, che non ha ancora un sostituto, ha fatto sì che il mister granata schierasse al centro della difesa Zima con Djidji a destra e Rodriguez a sinistra a protezione di Berisha fra i pali. Sulle fasce Singo e Vojvoda e in mezzo al campo Lukic e Ricci. In attacco questa volta è toccato a Linetty il ruolo di falso nueve coadiuvato da Radonjic e Seck.

Il Torino ha dimostrato fin dal fischio iniziale di sapersi disporre in campo gestendo la manovra merito del “martellamento” che Juric sta facendo nel ritiro in Austria e della cura che dedica ai particolari e ai consigli che dispensa ai suoi giocatori. Prova ne è la doppietta di Radonjic, che prima ha sbloccato il risultato al 20esimo, sfruttando un assist di Singo che era avanzato, aveva eluso gli avversari e andato sul fondo aveva crossato a mezza altezza impegnando Cakir che ha solo respinto e poi sulla palla si è avventato Nemanja trafiggendolo. E dopo due minuti il trequartista serbo, volto nuovo insieme a Bayeye, ha consolidato il risultato con un diagonale secco complice un’incertezza di Tokoz, che si era fatto soffiare la palla da Radonjic scivolando sulla sua pressione. E poi nella ripresa al tris calato da Seck (56’) che solo soletto non ha avuto difficoltà a battere Cakir, non protetto dalla sua difesa che ha dormito. Ma è stata tutta la squadra ad agire bene permettendo a Berisha di agire più con i piedi per far partire l’azione da dietro che con le mani per effettuare parate, per la verità nessuna nei 45 minuti di permanenza in campo tenuto conto che il tiro da fuori di Visca (38’) non ha inquadrato lo specchio della sua porta.

Nel secondo tempo avvicendamento fra i pali tra Berisha e Milinkovic-Savic e Izzo al posto di Djidji e Verdi per Radonjic. La difesa del Trabzonspor ha continuato a dimostrarsi non impeccabile e così Seck ne ha approfittato per arrotondare il risultato battendo a tu per tu il portiere avversario con una palla angolata a dovere. Nel frattempo Milinkovic-Savic ha mantenuto la porta del Toro inviolata opponendosi per due volte a Trezeguet, prima mandando la palla in angolo e poi chiudendo lo specchio e infine negando la ribattuta a Kouassi. Juric ha poi mandato in campo Aina al posto di Rodriguez (80’)  e a stretto giro di posta Sanabria, Adopo, Segre e Bayeye che hanno preso il posto di Linetty, Singo, Lukic e Seck (82’). Ed è toccato a Segre l’inedito ruolo di trequartista facendo coppia con Verdi, quest’ultimo decisamente ispirato nel manovrare però non preciso al momento del tiro in porta.     

In assenza di nuovi giocatori Juric sta facendo di tutto per sfruttare al massimo chi ha a disposizione e i consigli che a più riprese ha elargito sia a Radonjic sia a Seck, nella prima parte del ritiro in Austria a Bad Leonfelden, stanno dando i loro frutti. E anche gli allenamenti stanno rendendo il Torino efficace sia in fase difensiva sia in quella offensiva con raddoppi, velocità e interscambi. Ma questo non significa che il neo acquisto serbo e il giovane, arrivato lo scorso gennaio dalla Spal, possano essere la soluzione sulla trequarti: restano due ragazzi di prospettiva che grazie all’allenatore potranno continuare a crescere, se ne seguiranno le direttive come stanno facendo. O che l’utilizzo di altri in ruoli inediti possano fare da panacea.
Juric alla fine dello scorso campionato si era prefisso di provare a portare il Toro in Europa e non si arrende davanti alle difficoltà forgiando la squadra, ma un conto sono le amichevoli estive e un altro il campionato e possibilmente anche la Coppa Italia. Per alzare l’asticella non basta trarre il massimo dai giocatori a disposizione tirandoli a lucido, come ha fatto già nello scorso campionato con Lukic, perché servono rinforzi di qualità adatti al gioco del mister pronti per fare i titolari senza dover crescere grazie alla sua sapiente guida e ai suoi sforzi per sopperire alle mancanze