Con l’Inter al Torino si chiede una prova di carattere e di giocare bene
Va da sé che le squadre scendano sempre in campo per vincere, anche se affrontano un avversario più forte, quindi, al Torino domani al Meazza contro l’Inter più che chiedere i tre punti, che è appunto scontato, si chiede di giocare con determinazione, tanto per intendersi di non fare come era capitato con Juventus, Roma e Fiorentina, e di non commettere errori di distrazione in fase difensiva, di non far girare la palla senza costruire una manovra utile e di essere preciso sotto porta sfruttando le occasioni da gol create.
L’Inter per fisicità e qualità è superiore al Torino, è una squadra equilibrata e Spalletti è riuscito a far rendere i giocatori sfruttando le loro caratteristiche, non per nulla i nerazzurri sono la seconda forza del campionato e non hanno finora mai perso pareggiando solo due volte in trasferta e in casa hanno subito quattro reti e realizzate dodici in cinque partite disputate. Il fatto che i nerazzurri in media al Meazza hanno incassato quasi una rete a gara deve far ben sperare i granata perché vuole dire che per quanto forti qualche distrazione in difesa se la concedono, un piccolo punto debole che va sfruttato. Sicuramente in fase offensiva sono decisamente forti, quindi, il Torino dovrà essere particolarmente attento mantenendo la squadra compatta e il baricentro il più distante possibile da Sirigu in modo da avere lo spazio per fermare le incursioni degli avversari, lasciare campo libero all’Inter potrebbe rivelarsi un suicidio.
Il Torino disputando una partita che non porti a recriminazioni finali ha solo da guadagnarci, anche in caso di risultato non favorevole perché giocando bene non si alimentano polemiche, appena tenute e bada grazie alla vittoria sul Cagliari, e si esce comunque a testa alta dal campo di gioco. Se arrivano punti tanto meglio, ovviamente, ma è prima di tutto la prestazione che dovrà essere convincente, anche perché in mancanza di prestazione è improbabile, per non dire impossibile, ottenere punti proprio in virtù del fatto che l’avversario è di livello. Con equilibrio fra i reparti, determinazioni e errori ridotti al minimo il Torino non sarà la vittima sacrificale prima ancora di scendere in campo, Mihajlovic potrà motivare finché vuole i suoi uomini, potrà preparare alla perfezione la partita, schierare la miglior formazione possibile, ma se non saranno i giocatori a metterci del loro in campo sarà tutto inutile. Con il Cagliari la squadra ha dimostrato di essere tale dopo un periodo di smarrimento domani dovrà fare altrettanto e anche un qualche cosa di più.