Cairo-Tesoro: il grande bluff?

17.03.2010 15:56 di  Giulia Borletto   vedi letture
Cairo-Tesoro: il grande bluff?
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© foto di Giacomo Morini

Niente di facile quest'anno in casa granata. Se il fronte campo sembra non trovare la giusta continuità, il fronte societario che ultimamente tiene banco più delle imprese calcistiche, sembra non trovare una quadra. Ieri i commercailisti della famiglia Tesoro e lo stesso Savino Senior hanno provato a contattare Cairo per avere la documentazione dei libri contabili, ma dall'altro capo del telefono sembrava davvero non esserci nessuno. Un inizio settimana di inutile attesa quindi che lascia sempre più dubbi sulle reali intenzioni di vendita del patron granata. Perchè tutta questa frenesia allora nell'annunciare la voglia di dire basta al mondo del pallone, se poi si tentenna davanti ad un pretendente? Forse la voglia di cedere è davvero poca e l'imprenditore alessandrino si sta rendendo conto del peso delle sue dichiarazioni? Secondo il Tuttosport, Cairo sta cercando di guadagnare tempo in attesa che gli eventi granata migliorino, fino a consentirgli di tornare ad essere l'unico ed indiscusso numero 1 per il Toro ed il suo popolo. Un pò macchivellio certo, anche se è l'atteggiamento classico delle migliori trattative tra imprenditori di altl livello. Proprio come per chi è in procinto di acquistare un appartamento, anche per una società di calcio esiste il diritto di verificare lo stato del bene in questione prima di muoversi a livello monetario, come per chi deve vendere: lo stato dell'acquirente è basilare. Cairo vuole avere la certezza di lasciare il suo Torino nelle giuste mani. Il cognome non è tutto, anche se è talmente beneaugurante da spazzare via ogni dubbio. Largo spazio alla prudenza quindi, ma il troppo stroppia. Pentimenti e rimorsi non esistono nel calcio.