Paolo Pulici ricorda Gigi Riva: “Idolo e maestro”

23.01.2024 12:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Tuttosport
Paolo Pulici
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Paolo Pulici
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Sei anni in più aveva Gigi Riva quando per la prima volta ha incrociato Paolo Pulici che proprio contro il Cagliari di Rombo di Tuono esordì in Serie A, era il 23 marzo di 55 anni fa e al Comunale si giocava Torino-Cagliari, che per la cronaca finì 0 a 0.

“Sono addolorato, molto addolorato. Notizia bruttissima, tristissima. Povero Gigi. Gli volevo bene. Era il mio idolo, sin da ragazzino” così Pulici a Tuttosport sulla scomparsa di Giri Riva. Ricorda Pupi: “Nel ‘69 esordii contro il suo Cagliari. Poco prima della partita lui mi cercò per darmi coraggio: vola, Paolo. Chi come noi due arriva dal Legnano non ha paura e non sbaglia”.

Non solo un idolo, ma anche un maestro e un punto di riferimento è stato Riva per Pulici.  “Nel modo di giocare, di attaccare, di tirare con violenza e di segnare in tutti i modi eravamo simili, è vero – ammette senza problemi Puliciclone -. Mi ispirai a lui fin dall’inizio della mia carriera e presi a copiarlo anche nelle esultanze, tanto era il mio idolo. Gigi una volta mi aveva spiegato che esultava con le braccia al cielo per donare simbolicamente la sua gioia a tutti i tifosi sugli spalti e condividerla con loro. Mi parve una cosa meravigliosa. Per questo anche io esultavo con le braccia rivolte al cielo: perché così mi univo ai tifosi non solo nel mio cuore, ma pure plasticamente. Un’altra sua lezione, insomma”. E nei ricordi di Pulici non manca anche un aneddoto: “Una volta dopo il 1976, quando anche io ero arrivato a vincere come lui tre titoli di capocannoniere in A, mi sgridò per finta. Ma era orgoglioso del mio cammino, sapeva bene che provavo persino gratitudine per lui. Io avevo sei anni in meno di Gigi e per me era un mito”.