Cronacaqui - "Toro, se vuoi Loviso devi darmi Rubin"
Il conto l’ha pagato il presidente Spinelli: «E ci mancherebbe altro», dice il numero uno del Livorno. Il massimo dirigente labronico e il direttore sportivo granata Foschi, ieri insieme a pranzo Milano, hanno ragionato ancora una volta sulla questione Loviso: «Ci stiamo avvicinando - ha dichiarato Spinelli - anche se noi abbiamo difficoltà a privarci di un calciatore come Loviso». Il Torino insiste per avere il regista di centrocampo che da qualche giorno ha rinnovato il contratto con il club amaranto fino al 2013. Sul piatto però sempre i soliti Barone e Pratali. Ma questa volta Spinelli ha rilanciato: «Volete Loviso? Allora dateci Rubin». Per adesso i granata si sono riservati la facoltà di non rispondere: «Ci aggiorneremo la prossima settimana», ha concluso Spinelli.
Dzemaili
Mentre Cairo dichiara: «Per Dzemaili c’è la fila», ieri il ds rosanero Sabatini ha fatto il punto sulla trattativa con la società di via dell’Arcivescovado. Le posizioni delle due parti sembrano irremovibili, al momento. Il Torino vuole 9/10 milioni di euro, oppure 6 più l’intero cartellino di Succi, ma i rosanero offrono 4.5 milioni più l’attaccante. «Ci sentiamo spesso con Rino (Foschi, ndr), ma la valutazione che danno del giocatore svizzero è eccessiva dal nostro punto di vista», ha dichiarato ieri al sito mediagol.it il ds dei rosanero.
Tra i pali
Negli ultimi giorni, intanto, sta prendendo quota la possibilità di una cessione di Calderoni. Il secondo portiere granata (che un mese fa ha dichiarato di non voler fare il dodicesimo in B) piace al Brescia che deve sostituire il partente Viviano. Ad oggi le Rondinelle hanno effettuato solo dei sondaggi, ma la trattativa potrebbe decollare da un momento all’altro. In caso di partenza di Calderoni i granata potrebbero affidarsi a Manitta.
Partenza rimandata
Intanto, Alessandro Rosina ha rimandato di un giorno la sua partenza alla volta della Russia. L’ormai ex calciatore granata è stato fermato dalla burocrazia. L’ex capitano partirà in mattinata alla volta di San Pietroburgo dopo essersi munito di visto.
Paolo Casamassima