Vlasic guida la risposta del Toro, ma il percorso resta in salita

Vlasic guida la risposta del Toro, ma il percorso resta in salita
Oggi alle 16:15Notizie
di TG Redazione

A poco più di due decenni dall’ingresso di Urbano Cairo al timone del Torino, il quadro resta complesso e irrisolto. Le stagioni si susseguono con aspettative rinnovate e promesse di rilancio, ma il campo continua a restituire risposte parziali. Anche l’attuale campionato, segnato da difficoltà evidenti, rientra tra i più complicati dell’era recente, alimentando un malcontento che si riflette puntualmente sugli spalti. La distanza tra società e tifoseria si è ampliata, con una contestazione che spesso prende il sopravvento sull’incitamento. Il nodo resta strutturale: senza una pianificazione solida e una visione condivisa, il rischio è quello di restare intrappolati in una perenne lotta per la sopravvivenza. Una situazione che continua a essere osservata da media e analisti, come evidenzia anche il sito di pronostici Bottadiculo, spesso attento a valutare l’impatto delle scelte societarie sulle prospettive sportive del Torino e sulle reali possibilità di invertire la rotta.

Vlasic, il leader tecnico che accende la scintilla

In un contesto fragile, emergono figure capaci di offrire punti di riferimento. Nikola Vlasic lo ha fatto nella vittoria contro la Cremonese, incidendo ben oltre la rete decisiva. Il croato ha guidato la squadra nei momenti più delicati, soprattutto nella fase iniziale, quando il Torino è apparso prudente e poco sicuro. Superato un avvio impreciso, Vlasic ha progressivamente preso in mano la manovra, mettendo in mostra qualità tecniche, personalità e una condizione fisica finalmente continua. Il gol nasce da un inserimento puntuale, finalizzato dopo il lavoro sporco di Zapata in area: una fotografia del suo modo di interpretare la partita. I dati rafforzano le sensazioni: tre reti e due assist nelle ultime quattro gare raccontano di un giocatore ritrovato. Due gol su rigore non ridimensionano il valore di una presenza costante nella produzione offensiva. La parentesi con la nazionale croata, culminata con il ritorno al gol, ha contribuito a consolidarne fiducia e centralità. Alla quarta stagione in granata, Vlasic non è più un’incognita, ma una certezza, soprattutto per la capacità di trascinare i compagni con l’esempio.

Le scelte di Baroni e un ruolo sempre più centrale

Contro la Cremonese, Marco Baroni lo ha utilizzato da interno destro, variando rispetto alle abitudini. Una soluzione che ha ampliato le opzioni tattiche, garantendo maggiore equilibrio e libertà di movimento. Il tecnico ha sottolineato l’importanza di questa interpretazione, che consente al croato di agire da raccordo tra i reparti, incarnando un ruolo da vero trequartista moderno. La crescita psicofisica è evidente, così come la capacità di incidere nei momenti chiave.

Un successo che pesa, ma non basta

Il successo sulla Cremonese rappresenta un primo segnale di reazione, maturato in un momento delicato anche sul piano societario, tra cambiamenti dirigenziali e un clima reso teso dalla classifica. Il Torino si è presentato con maggiore attenzione e spirito, lasciandosi alle spalle alcune delle distrazioni che avevano segnato sconfitte pesanti contro Inter, Atalanta e Como. Resta però la consapevolezza che il percorso è appena iniziato e che le fragilità non possono svanire in una sola serata.

Limiti strutturali e lavoro ancora da completare

La fase difensiva continua a destare preoccupazione, così come la difficoltà nel trasformare le occasioni create. I numeri offensivi restano modesti e alcune disattenzioni, come il retropassaggio rischioso di Lazaro o l’episodio nel recupero con Simeone, testimoniano quanto il margine d’errore sia ancora elevato. Baroni dovrà intervenire a fondo su questi aspetti, perché senza un miglioramento complessivo la stagione resterà accidentata.

Mercato e parole della società: attese e prudenza

Gennaio potrà offrire correttivi, ma l’esperienza invita alla cautela. L’assenza di vincoli di mercato, ribadita dal presidente Cairo, apre scenari potenzialmente interessanti, anche se sarà decisiva la volontà di tradurre le parole in interventi mirati e funzionali.

Toro lontano da casa: serve cambiare passo
Il rendimento esterno è uno dei principali nodi irrisolti: sei punti raccolti e una sola vittoria spiegano molte delle difficoltà attuali. Il calendario offre ora l’occasione per correggere la rotta, con trasferte impegnative e gare interne da sfruttare. Servirà un Torino meno timoroso e più continuo, capace di dare seguito ai segnali visti contro la Cremonese.