Skoro e la nostalgia canaglia: "Non dimentico l'Italia e il Torino"
Haris Skoro, classe '62, è stato al Torino dall'88 al '91 e porta dentro di sè un bel ricordo del suo passato in granata, come ha rilevato in un'intervista esclusiva a TMW.
La sua prima frase non lascia dubbi: "Ho chiuso la carriera nello Zurigo, mi sono sposato e sono rimasto qui anche con i figli. Ma non dimentico l'Italia e il Torino".
Parlando della sua esperienza in granata, l'attaccante bosniaco ha rivelato: "Intanto il campionato a quell'epoca era di livello elevatissimo, c'erano i migliori giocatori al mondo, squadre di valore assoluto come Juve, Inter, Milan, Napoli. Ti dava grande prestigio giocare in Serie A. Io avevo 26 anni ed ero nel periodo migliore della mia carriera. Mi piaceva giocare in quegli stadi sempre pieni, ti dava carica ed entusiasmo".
A livello di soddisfazioni ha sottolineato l'importanza di aver giocato davanti alla tifoseria granata: "Ricordo le preparazioni verso il derby con la Juve, l'atmosfera che si respirava in città. E poi lo spettacolo che sapevano costruire allo stadio. Peccato per il primo anno: nessuno si aspettava di retrocedere ma poi ci siamo subito rifatti vincendo il campionato e tornando in A. Era un bel Toro: c'erano Muller, Lentini, Policano, Cravero, Marchegiani in porta".
Tra gli allenatori non può mancare l'elogio a chi davvero ha fatto la storia del Toro: "Radice è stato il primo che ho avuto, gran personaggio. Però poi mi sono trovato molto bene con Sergio Vatta: sono convinto che se fosse stato chiamato prima ci saremmo salvati. Ricordo con piacere anche Fascetti l'allenatore della promozione in A".
Lasciò il Toro dopo un infortunio: "Fui operato al menisco, lo Zurigo iniziò ad interessarsi a me e alla fine si concretizzò il trasferimento".
Si dichiara sempre tifoso dei suoi ex colori: "Resto un tifoso granata. Negli ultimi anni ha trovato una sua stabilità, in questa stagione ha qualche problema in più ma saprà risollevarsi. C'è Belotti che mi piace molto: è forte, potente, veloce, si muove bene e segna".