Dov'è finito Abedì Pelè? Insegna calcio in Africa

18.01.2010 11:24 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: Repubblica
Dov'è finito Abedì Pelè? Insegna calcio in Africa
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© foto di Morini Giacomo

Il calcio, a Mamelodi e nelle altre centinaia di scuole calcio che sono nate, nascono e nasceranno in Africa, non è solo divertimento. È anche e soprattutto una prospettiva diversa da cui vedere, o immaginare, il proprio futuro: "Osano, questi ragazzi hanno cominciato ad osare", dice Abedì Ayew Pelé, ex calciatore del Torino e ora direttore della scuola calcio di Niania ad Accra, in Ghana. Dalle sue parti Abedi è un guru: "Sono orgoglioso di quello che stiamo facendo. Questi giovanotti li abbiamo visti crescere, venivano qui con i genitori, tutti preoccupati. Le prime volte dovevamo rassicurarli che non li avremmo venduti in cambio di una barca. Il calcio, almeno all'inizio, è soltanto un pretesto per unirli, insegnargli le cose più semplici, come per esempio curare il proprio corpo".


Forme base di aggregazione per i giovani ma anche una spinta per le famiglie a migliorare "il loro rapporto con i medici e le medicine". Tutti i giorni Mister Pelé arriva nel piccolo centro sportivo con l'autista. Sprofonda nella sua sedia bianca da regista posizionata nel cerchio di centrocampo e da lì, senza muovere un dito, osserva l'allenamento. A fine giornata, come fosse un rituale, si alza e applaude: "Qui abbiamo ragazzi dai quattordici ai vent'anni. Ne abbiamo sempre una quarantina". Più grandi di Perzival: "Ma a volte, anche a vent'anni, devi insegnargli tutto. Se non gli disegni la mappa e non gli spieghi la direzione, prendono di sicuro l'autobus sbagliato: ma non sono stupidi, sono solo impauriti".