De Biasi: "A Udine per rimettermi in gioco"
Le strade di De Biasi e dell’Udinese stavano per incrociarsi già nel 2005, ma i fatti risalenti alla partita Udinese-Brescia del 26 settembre 2004, allontanarono il Tecnico veneto dalla panchina dell’Udinese: “Sono una persona d’onore, sono abituato a difendere strenuamente la mia squadra e i miei giocatori e così feci anche quel giorno quando venni pure allontanato dal terreno di gioco senza aver avuto la possibilità di comunicare con nessuno elemento della panchina. Mi assunsi tutte le responsabilità della vicenda e difesi il mio calciatore Mannini per ciò che aveva fatto. Per questo episodio ho pagato 4 anni fa quando stavo per arrivare a Udine. Probabilmente se potessi tornare indietro farei scelte diverse, ma questo non è possibile”.
Quali novità porterà il nuovo allenatore dell’Udinese? “Prima di tutto dovrò conoscere i miei uomini. Questi ragazzi devono prendere fiducia nei loro mezzi perché hanno tutte le potenzialità per uscire da questa situazione. Ho la possibilità di allenare un gruppo con buone individualità e che ha dimostrato di saper fare un buon calcio. Nella mia carriera ho giocato con moduli diversi e ho saputo adattare la fisionomia dell’assetto in campo alle caratteristiche dei giocatori”.
Gli obiettivi che si pone il nuovo Tecnico bianconero: “Possiamo toglierci diverse soddisfazioni da qui alla fine del campionato. Per riuscirci dobbiamo essere uniti il più possibile, stringere le fila e ritrovare la gioia di scendere in campo. Lavoreremo per far tornare la voglia e l’entusiasmo, perché senza questi due ingredienti non si va lontani. Sono venuto in questa Società non per interessi economici, ma per mettermi in gioco e per regalare ai tifosi friulani le soddisfazioni che meritano. Per me è uno stimolo grandissimo essere qui”.
Mister De Biasi vede un campionato molto equilibrato: “Si tratta di un torneo molto livellato nella zona medio alta della classifica. Sarà incerto fino alla fine per tutte le posizioni che contano. Non vedo l’ora di poter iniziare perché credo che poche squadre di Serie A abbiano una struttura ed una organizzazione come quella che vedo qui. La Coppa Italia rientra certamente tra i nostri obiettivi”.