Agroppi: "L'allenatore è solo una componente della squadra. Le partite si vincono con i gol e gli attaccanti"
Aldo Agroppi ha parlato degli allenatori della Serie A: "Sento parlare di moduli e moduli, ma con questi si fanno le dichiarazioni dei rediti. Basta con queste frasi ad effetto dei tecnici. C'è chi parla spesso di Albero di Natale... E io rispondo: 'Io ho giocato con l'Uovo di Pasqua'. E poi vedo i tecnici che vanno in panchina con le lavagnette e scrivono in continuazione. Non mi piacciono, vendono scartoffie, mi viene in mente Vanna Marchi...L'allenatore è solo una componente e non la più importante. In campo vanno i giocatori, sono loro che decidono. Proviamo a dare il Milan di oggi a Sacchi e vediamo cosa farebbe. Montella e il suo futuro cosa penso? Firenze è inquieta e incostante. Prima era un fenomeno, dopo la vittoria con la Juve a Torino sembrava potesse essere portato in trionfo. Ora è in discussione. Ma con quale attacco ha giocato? Gomez non ha ingranato, Rossi è infortunato, c'è Babacar che tra l'altro leggo che a vent'anni gira in Porsche e mi viene qualche dubbio... Montella ha attenuanti, le partite si vincono con i gol e gli attaccanti. Bisogna essere meno severi nelle analisi e più razionali. Prendiamo Ancelotti: guadagna dieci milioni all'anno ma cosa ha fatto in questa stagione? E' una cosa folle che ci siano stipendi del genere, non scherziamo".