Torino, proviamo a dare i numeri
Nessuno è impazzito, nemmeno dopo la cinquina rossonera. Martedì il Torino riparte dalla Sisport per preparare una partita senza dubbio più delicata di quella giocata contro il Milan. Il Siena non è ancora salvo, gli mancano tre punti per arrivare alla soglia dei quaranta, per questo darà il massimo domenica, per chiudere la pratica prima possibile e poi giocare in scioltezza con meno tensioni. I toscani arrivano dalla sconfitta ad opera di un Chievo che invece sta andando a mille, per questo la squadra di Giampaolo, un mister che presto potrebbe approdare in un grande club, sarà arrabbiata come il Toro.
La squadra granata, per arrivare alla salvezza matematica, di punti ne dovrebbe fare 13, ma ne potrebbero bastare anche solo 10, perchè la quota salvezza può fermarsi a 37, molto dipenderà dalle dirette inseguitrici, Reggina, Lecce e Bologna che, con la classifica attuale, sarebbero ora in B. Il Toro in pratica si giocherà la salvezza con Siena e Bologna, dove deve fare assolutamente sei punti, potendo contare sul fattore campo. Altrimenti sarà costretto a fare l'impresa su campi ben più difficili. A sei partite dal termine, i granata si giocheranno la salvezza con la bagarre per il quarto posto, dovendo incontrare la Fiorentina fuori, il Genoa in casa e la Roma fuori. Queste tre squadre sono ancora in piena lotta per entrare nell'ultimo posto libero per andare in Champions e se la giocheranno fino al termine della stagione.
Rimane il Napoli, che il Toro affronterà al San Paolo, una partita dove potrebbe anche uscire un risultato utile, considerando che la cura Donadoni non ha dato i frutti sperati. In pratica il Toro potrebbe cercare di fare ancora tre punti a Napoli, cercando di pareggiare almeno uno scontro con le squadre in lotta Champions, magari a Firenze, dove i viola appaiono, tra le tre contendenti, quelli con maggior difficoltà. Vale sempre il concetto che la palla è rotonda, dunque tutto può essere mischiato dall'imprevedibilità, peccato che finora il Toro sia stato esageratamente prevedibile, al punto che, nonostante le speranze impongano un po' di ottimismo, in realtà la paura sale.