Sensounico, a suon di Toro. Caro amico ti scrivo...

18.02.2013 16:18 di  Marina Beccuti   vedi letture
Sensounico, a suon di Toro. Caro amico ti scrivo...
© foto di Sensounico

Iniziamo il concerto con il mitico brano di Lucio Dalla  “L’anno che verrà” del 1979: “Caro amico ti scrivo….” Recita così  la prima strofa della canzone, recita così Cairo in settimana che dichiara di star preparando un dossier in cui menziona i vari torti arbitrali subiti dal Toro quest’anno da inviare al Palazzo, per ottenere un trattamento almeno equo visto che trattamenti di favore non ci interessa averne. Evidentemente il Presidente non ha ancora terminato il lavoro perché ha da aggiungere una serie di post scriptum anche dopo la partita di domenica. Ancora una volta al Toro è stato fischiato un rigore contro perlomeno discutibile, mentre quelli a favore ( uno e ricordo 1 ) se non sono “almeno” clamorosi (tipo tibie volanti o polpacci tritati dei nostri attaccanti) non vengono fischiati. Ora mi pongo una domanda: ma un portiere per fare un’uscita sul pallone senza provocare un rigore, deve essere un ectoplasma? In più per l’ennesima volta ci dice male l’operato dell’assistente di porta, che induce l’arbitro a fischiare la massima punizione nonostante  il direttore di gara non fosse dello stesso avviso. Partita gagliarda da parte del Toro, con un Barreto più ispiratore che non goleador (oggi sarebbe entrato di diritto nella mitica rubrica Gialappa “Questo lo segnavo anch’io”), un Bianchi a tutto campo che non ha lesinato l’impegno a dimostrazione che le dichiarazioni di venerdì e del dopo partita non sono solo fuffa per i giornali.

Siccome siamo nella settimana sanremese che ha visto trionfare Mengoni con “L’essenziale”, dedichiamo la canzone vincitrice a tutta la squadra granata, perché contro la Dea l’essenziale era vincere ed il Toro ha anche convinto, giocando da grande contro una squadra il cui unico tiro è stato concesso da Bergonzi… da 11 metri. Passiamo a “La prima volta”, canzone del 2010 di PierDavide Carone ( per chi non se lo ricordasse era il cantante di Nanì con Lucio Dalla nella scorsa edizione di Sanremo) per celebrare la prima all’Olimpico di Dolly Menga accolto da un boato della curva alla lettura del suo nome tra i presenti in panchina. Bisognerà aspettare ancora per vederlo esordire (oggi non era la partita più adatta) ma le premesse ci sono tutte per far sì che questo giocatore possa diventare un nuovo idolo della Maratona. 

Per continuare un po’ con l’aria della riviera ligure sanremese, improvvisiamo un pezzo presentato la scorsa edizione  da Irene Fornaciari ( che fa la cantante non perché il padre è Zucchero Fornaciari!) dal titolo “Grande Mistero” (perché Grande Baboomba l’aveva già utilizzato suo padre!): si rivede dopo mesi di assenza Alen Stevanovic.  Alcuni tifosi avevano scritto nei mesi scorsi a “Chi l’ha visto” preoccupati per la fine che aveva potuto fare l’ala granata. Un po’ di ruggine, qualche bel disimpegno, senza essere però quel rullo compressore devastante che anche  in alcuni frangenti all’inizio di quest’anno abbiamo visto. Un bentornato ci tenevamo comunque  a porgerglielo.

Ora gran finale, col mio cantante che probabilmente perderà le corde vocali dopo il primo ritornello, con un meraviglioso pezzo di Giorgia: “Di sole e d’azzurro” del 2001 tratto dall’album “Senza Ali”. Le ali il Toro quest’anno le ha eccome, in particolare una che di nome fa Alessio Cerci. I raggi più abbaglianti in tutta la partita sono i suoi, con sgroppate d’altri tempi sulla fascia, tiri da fuori, recuperi e falli conquistati. In più un gol di gran classe, con tiro a giro sul secondo palo al termine di 50 metri di scatto palla al piede  che sta a significare che se gli lasci un po’ di spazio, non c’è difensore che possa tenergli testa in velocità. Di sole, dicevamo, e d’Azzurro, dato che all’Olimpico era presente Mister Prandelli per visionarlo: direi che ha potuto vedere un giocatore utilissimo alla nazionale (non la Maria di Sanremo), che sa essere decisivo ed incisivo. Ci auguriamo possa presto diventare un pilastro degli azzurri come lo è diventato per noi granata.


Buona settimana a tutti.


Dave dei Sensounico