Match Cairo-Tesoro, ora tocca al presidente
I Tesoro hanno fatto il loro bliz a Torino convogliando tutte le forze mediatiche come da tempo non si vedevano attorno al Toro. Se Cairo sa come veicolare la comunicazione, pur da dilettanti, ci sono riusciti anche i Tesoro. S'intenda dilettanti nel mondo dell'informazione visto che di mestiere fanno altro. Antonio il figlio è più compassato, il padre Savino più dirompente, ma la sostanza cambia poco. Sono interessati al Toro, l'hanno detto, però di soldi o progetti non se ne sono visti. Questo non vuole dir nulla, Mongarli nel periodo di Cimminelli aveva organizzato un incontro molto più intimo in una sala di una tv locale per illustrare il suo programma, con tanto di denaro già pronto da investire e si sa come andò la faccenda, il Toro fallì e di Mongarli si sono perse le tracce. Ovvio che non fu colpa sua quello che successe dopo.
I Tesoro dapprima hanno incontrato una delegazione di tifosi, per farsi conoscere, per far vedere che c'erano, si spera che nessuno venga strumentalizzato o si senta in dovere di fare contestazioni inutili a Cairo. Una cessione societaria si fa tra le parti in causa senza l'uso di esterni, i Tesoro invece preferiscono mettere in campo più forze, infatti hanno parlato di un nuovo mediatore super partes. Cairo può decidere lui della sua proprietà ed è un suo sacrosanto diritto, sottolineato dagli stessi imprenditori pugliesi-lombardi, però dovrebbe perlomeno dare una risposta. Prendere il telefono, visto che secondo i Tesoro finora s'è negato alle loro chiamate, e spiegare che non gli interessa imbastire nessuna trattativa. Che vuole tenere il Toro e aspettare tempi migliori per vendere. E qui non possiamo che essere d'accordo con il presidente.
Ci sembra corretto, anche se i metodi usati dai Tesoro non piacciono, non ci hanno convinto perchè nella sostanza si è usciti dalla conferenza stampa senza aver capito molto delle loro reali intenzioni. Non ci sembrano le persone giuste per acquisire il Toro, almeno a sensazione, ma ci hanno messo la faccia ed è giusto che chi ha in mano il pallino del gioco si faccia vivo anche solo per dire no. Il silenzio in questo caso non sembra molto costruttivo e chiarificatore.
Per ultimo una nota della nostra redazione: noi abbiamo dato spazio alla conferenza stampa dei Tesoro perchè un giornale che parla di Toro ha il dovere ed il diritto di raccontare quello che succede, perchè la gente si faccia un'opinione, perchè si sappia cosa succede. Ma non è nostra intenzione supportare nessuno. Per TorinoGranata Cairo è il presidente del Torino e tale resterà. Solo dovere di cronaca.