I settant'anni di un campione dirompente ma silenzioso

07.11.2014 16:18 di  Marina Beccuti   vedi letture
I settant'anni di un campione dirompente ma silenzioso
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© foto di Federico De Luca

La cosa che forse ad un tifoso granata piace di più riguardo a Gigi Riva è il suo rifiuto alla Juventus e ai grandi club dell'epoca sua, che, guarda caso, lo sono ancora adesso. Il tempo passa ma il potere rimane... sempre agli stessi. Rimase a Cagliari e portò lo scudetto in Sardegna, da qui GiggiRivva è diventato un monumento all'indipendenza dal continente della celebre isola dal mare verde-azzurro. Gli amanti del calcio vero, senza ghirigori, parole inutili, senza nessuna potenza economica, divennero tutti tifosi del Cagliari di Gigi Riva, una squadra fatta di grandi giocatori, ma senza divi e divinità varie. Quando pensi a quello scudetto, pensi che, a quei tempi, se costruivi una squadra tosta lo scudetto lo potevi vincere, come la Fiorentina del '69, il Torino del '76 ed il Verona dell'85. Altri tempi, non per niente Gigi Riva o "Rombo di tuono" com'era nominato, oggi compie settant'anni, come dire che ai suoi tempi il calcio era diverso, era autentico, come lo eravamo noi italiani. Come lo erano quei campioni, come Riva, taciturno, che smessi i panni del calciatore diventava l'uomo normale che non aveva paura di sporcarsi a parlare con la gente di strada, perchè all'epoca c'era meno differenza tra un operaio ed un giocatore, proprio perchè questi ultimi in fondo arrivavano quasi tutti da quella classe, molti dei quali avevano anche lavorato in fabbrica e poi, nelle ore libere, andavano a giocare a pallone e qualcuno riusciva a diventare un campione. Riva perse il padre quand'era ancora un bambino e la madre fu costretta a mandarlo in un istituto religioso, dalla quale ogni tanto scappava perchè troppo severi. Un ribelle lo vedi anche da queste cose e la sua ribellione fu dire no ai soldi delle metropoli del nord per rimanere in un posto che al primo posto ci mise l'affetto e non i soldi.

Riva ha rappresetato quella generazione di persone post-guerra, che avevano voglia di rivalsa e crescita, che erano solidi anche negli affetti, che non venivano strozzati dalla pubblicità e dalle ragazze copertina. Che erano uomini prima che campioni.

I numeri di Gigi Riva, lombardo di Leggiuno dicono che ha giocato 446 partite con 252 gol all'attivo, di cui 35 segnati in Nazionale. Con la maglia del Cagliari, ha giocato 13 stagioni in serie A, dal 1963 al 1976, anno in cui si ritirò a causa di un brutto infortunio. Nel '70 arrivò il mitico scudetto.

Auguri Riva, a te e a quel calcio che ti faceva sorridere e sperare che la domenica arrivasse sempre prima del solito.