E se Cairo lasciasse che succederebbe?

30.12.2009 08:48 di  Marina Beccuti   vedi letture
E se Cairo lasciasse che succederebbe?
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Cinquanta teppisti hanno chiesto la testa del presidente, una contestazione sicuramente organizzata, almeno per la roba che si sono portati dietro, bombe carta, petardi e fumogeni, così la parte più violenta del tifo granata ha voluto manifestare il proprio dissenso. Ai tempi di Cimminelli si erano viste contestazioni pesanti, come l'irruzione sul campo di allenamento dell'Olimpico, dove qualche giocatore s'era beccato anche uno schiaffone, oppure quando entrarono nella sede di Via del Carmine gettando letame a Romero. All'epoca girava pure voce che Cimminelli alcuni capi ultras li avesse alle sue dipendenze, per questo lo lasciavano tranquillo. Infatti a mobilitarsi per la sua cacciata ci pensarono i tifosi più carismatici, che cercarono di mettere l'intelligenza al posto della violenza. Tipo acquistare una pagina del Sole 24ore per cercare un nuovo presidente, così la marcia dei 40mila organizzata da Gramellini. Servirono a niente perchè Cimminelli finì la sua avventura al Toro con il fallimento. Però si parlò delle difficoltà della gloriosa squadra granata in tutto il mondo.

La vita al Torino è dura, tutti chiedono ma pochi offrono e mai come lunedì Cairo è sembrato un uomo solo, Papa Urbano senza più l'aureola del salvatore. Chi vuole la sua testa è sprovveduto perchè sarebbe interessante capire chi si farebbe avanti nel caso in cui Cairo vendesse. Rodda e Marengo vanno bene sotto elezioni, Ferrero non ci sente, anche perchè nel suo CDA ha un certo avvocato Franzo Grande Stevens, che risulta essere legale di fiducia della Fiat ed ex presidente della Juventus. Ci sono tanti nomi spendibili nei salotti buoni di Torino, che amano dichiararsi tifosi del Toro, salvo eclissarsi quando vengono chiamati in causa seriamente. L'anno scorso in piena epoca Mister X si fece anche il nome di Mr. Eataly, Oscar Farinetti, TorinoGranata lo contattò un paio di mesi fa tramite il suo ufficio stampa, ma non ottenne mai risposta, soprattutto sulla sua fede granata, che a quanto pare non ha.

Chi vuole più torinesità al Toro si guardi attorno e ci dica cosa vede all'orizzonte, nebbia fitta. Altrimenti negli anni qualcuno si sarebbe fatto avanti, perchè le potenzialità ci sono per fare un Toro dignitoso, Cairo ce la può ancora fare, a patto che sbagli sempre meno e soprattutto sia più cinico. Il presidente non è uno squalo e proprio per questo rischia di essere sopraffatto dagli eventi. Adesso deve tirare fuori le unghie e ribaltare la contestazione di lunedì in applausi.