Difesa, se fosse a quattro?
Squadre che convince, non si cambia; recita così un detto della saggezza calcistica popolare. Non ha cambiato il Barcellona, l’Olanda del Calcio Totale, il Milan di Sacchi. Non a caso, sono tutti cicli che hanno delineato la storia tattica del Calcio.
Un gioco che convince
Anche il Torino di Ventura, nel suo piccolo, ha convinto. Nulla che si può paragonare ad uno dei “giochi” ivi elencati, sia chiaro, ma il gioco impostato dall’allenatore genovese è ben lontano da quelli visti negli ultimi 10 anni. Un 3-5-2 bilanciato, ma non meno dinamico, il cui gioco è improntato sugli esterni di ogni reparto (difensori esterni, terzini fludificati, mezzali etc.).
Considerare le avvisaglie
Tuttavia, quando si sentono alcuni scricchiolii (vedesi Spalato e Sampdoria), è meglio correre ai ripari, senza snaturarsi. Ecco che allora si potrebbe rendere necessario un cambio di strategia, un affiancamento che completi piuttosto che rimpiazzare. Il primo nodo di questo nuovo ipotetico piano è la difesa, che potrebbe passare a quattro.
Difesa a quattro, i profili tecnici
In parole povere, una difesa a quattro offrirebbe più copertura delle zone, più pressing, più “aggressività”, fattori che renderebbero sicuramente più solida la fase difensiva. Dal punto di vista invece dei possibili “difetti”, una difesa del genere difficilmente riuscirebbe a dare profondità all’azione (i terzini non potrebbero più spingersi in avanti, onde non rischiare situazione di contropiede), sebbene il gioco verrebbe radicalmente cambiato rispetto al 3-5-2.
Parlando di interpreti, come potrebbe trasformarsi la difesa granata? Al centro Glik rimarrebbe punto di riferimento ineluttabile, visto che le sue doti si sposano pienamente con quelle del centrale in una linea a 4. Ad affiancarlo uno tra Bovo e Jansson, più coriacei e fisici rispetto a Moretti. Sugli esterni potrebbero farsi spazio Bruno Peres e Cristian Molinaro, più adatti al ruolo “classico” rispetto a quello fluidificante imposto dal 3-5-2.
Detta così, potrebbe sembrare un’eresia. Fuori Darmian, Maksimovic e Moretti, tre elementi definibili come titolari, per tre “subalterni”. Questo è il bello. Una difesa a quattro si presterebbe pienamente ad un turnover che, visti i numerosi impegni stagionali, si renderà assolutamente necessario, anche per un discorso di adeguatezza degli elementi: Peres e Molinaro non hanno il physique du role dell’esterno, così come Jansson non ha la rapidità necessaria per ricoprire un ruolo di difensore laterale. Perciò, con una conversione tattica di questo genere si eviterebbe il rischio di far giocare elementi non tanto fuori posizione, ma fuori ruolo.