Cairo dribbla Bianchi

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La settimana precedente al ritiro di Ragusa, dopo la vittoria sul Chievo, il caso Bianchi sembrava orientarsi verso una conclusione positiva. Il presidente Cairo aveva fatto il primo passo dichiarando: "Un utile incontro in ritiro con Bianchi per parlare del futuro è possibile. Spero che Rolando rimanga ancora a lungo con noi, ma per fare un nuovo contratto bisogna essere in due". La risposta del fratello procuratore del capitano granata non si era fatta attendere ed era arrivata puntuale nei giorni successivi: "Siamo contenti che il presidente voglia finalmente parlare del futuro, questo incontro che avrà con Rolando sarà sicuramente utile per la serenità di mio fratello".  In pratica c'erano tutti i presupposti per un incontro che invece non è mai avvenuto. E' abbastanza chiaro che nè Bianchi nè Cairo volevano e credevano di arrivare ad una conclusione in ritiro, ma c'era la volontà di Bianchi di ritrovare una discreta serenità e fissare con la società degli obbiettivi da raggiungere insieme. Invece, nei due giorni in cui Cairo si è fatto vedere dalla squadra nell'impianto di Ragusa, è arrivata soltanto una stretta di mano tra i due. Insomma niente di niente, solo i classici saluti di rito. Sempre meglio che un dialogo-farsa, ma questa situazione potrebbe rallentare, e non poco, il mercato del Torino. La speranza dei tifosi, soprattutto per il bene della squadra, è che il presidente Cairo chiarisca una volta per tutte la situazione senza dribblare nuovamente il problema. Al momento l' unica certezza, come riporta TuttoSport dal ritiro siciliano, è il pessimo umore di Bianchi, che appare molto deluso ma anche molto seccato dalla situazione che si è venuta a creare.