Adesso basta, troppi errori
Basta, basta, basta. Troppi errori, davvero troppi ed a vari livelli, con il risultato di vedere nuovamente il Toro vicinissimo alla zona che scotta. Tutto già visto e tutto cosi simile alle precedenti stagioni nella massima serie. Ventura ieri ha avuto un malore, me ne dispiace veramente, spero possa tornare più forte di prima. Almeno lui ha una speranza, io, come tifoso del Toro da venti anni circa, ingoio rospi più o meno grossi, senza riuscire a vedere una fine naturale a tutto questo. Che sia un errore anche tifare Toro?
Come tifosi ci meritiamo un Toro diverso, profondamente diverso.
La partita
È stata una partita costellata da una miriade d’errori difensivi. Comincia Di Cesare che invece di tenere gli occhi fissi sulla palla, come insegnano in qualsiasi scuola calcio, si lascia “imbambolare” da una finta di corpo di Robinho, che solo, soletto, infila la palla nel sette. Prosegue Gillet, che smanaccia male un cross proveniente dalla sinistra, mettendo la palla sulla testa di Nocerino. Ma non è finita, Masiello si lascia travolgere come un fuscello da Pazzini sulla corsa, è fallo, è vero, ma restano tutti a guardare, tranne il centravanti rossonero che butta la palla in porta per la terza volta. Altro errore, finché l’arbitro non fischia si continua a giocare, nessuno regala niente al Toro, figurarsi contro il Milan. Chiude nuovamente Gillet con una papera colossale, che mette sui piedi del faraone il quarto sigillo per gli uomini di Allegri. Insomma per una difesa che era considerata solida come quella dei granata, una giornata da dimenticare.
Ventura
Un tecnico che ha riportato il gioco a Torino. Questo è sicuramente meritorio, ci mancherebbe altro, ma allo stesso modo si deve assumere le responsabilità per quello che sta succedendo. Contro il Milan, tra le propria mura, per quasi tutta la partita, escluso il gol di Bianchi, il Toro non ha costruito l’ombra di una palla gol. Senza il regalo di Nocerino, quanti avrebbero salvato il primo tempo del Toro? Per come la vedo io, non è un problema di attaccanti, vero è che alle punte arrivano pochissimi palloni. Santana e Cerci spesso, per non dire quasi sempre, cercano la giocata individuale, permettendo quasi sempre alla difesa di trovare la misura giusta. Quanto alle scelte tecniche, chiaro che Sansone merita di giocare di più, anche solo per capire se vale la massima serie, stessa cosa per Verdi, che per dirla tutta non mi sembra inferiore ai due titolari. Capire poi perché Agostini, cioè un giocatore che a Cagliari ha infilato 280 partite, non sia stato chiamato in causa una sola volta in campionato, sarebbe anche un bene.
Arbitri
Posto che non ho mai creduto agli errori in malafede, penso unicamente che ci sono arbitri capaci, ed arbitri incapaci. E la ragione vuole che se sono incapaci non dovrebbero arbitrare nella massima serie. Purtroppo capitano tutte a noi, è un classico. Ora è difficile pensare che nè l’arbitro, nè il giudice di porta, abbiano visto il fallo di Pazzini, la clamorosa trattenuta su Bianchi, il doppio palleggio, stile volley, di Ambrosini. Meglio pensare che hanno giudicato male, cioè hanno sbagliato tre volte su tre a favore degli ospiti. Se questo significa essere capaci, allora lo sono. A proposito del giudice di linea, di questa nuova figura voluta da Platini, cosa guardavano mentre Bianchi veniva affossato, a quale regolamento si è rifatto quando Ambrosini, con le braccia aperte sopra la testa, andava a colpire il pallone con entrambe le mani? Stessa cosa vale chiaramente per l’arbitro, con l’aggravante che lui dovrebbe fare anche a meno del giudice di linea. Insomma siamo retrocessi per una miriade di errori/orrori arbitrali, questa prima fase del campionato dimostra che niente è cambiato. Corsi e ricorsi storici.
E la società che cosa fa? Si chiude in un silenzio surreale. Forse realmente pensano che alla fine gli errori si compensano con altrettanti regali. Beati loro.
Società
Chiaro che gli errori, meglio orrori in questo caso, si sono fatti in sede di mercato. Avevo già detto ad agosto che mi era difficile capire per quale progetto tecnico si erano lasciati partire, il miglior attaccante della passata stagione, dati alla mano, non per giudizio personale, e quello che era stato il centrocampista di riferimento per tutto il campionato. Tutto questo senza neanche pensare a trovare adeguati sostituti, visto anche che Sansone, per giudizio tecnico questa volta, e non il mio, è, degli attaccanti, quello che ha giocato di meno. Ora mi sembra anche stupido “crocifiggere” Meggiorini, perché non è diverso dal giocatore che è sempre stato. Meglio, non è un bomber, il Toro quando lo ha preso dal Novara e quando lo ha riscattato, questo lo sapeva benissimo. Quanto al regista, se serve o non serve lo sa solo Ventura, di fatto manca qualcuno capace di mettere gli attaccanti davanti al portiere, l’uomo capace di fare l’ultimo passaggio, e magari anche di dare ordine al centrocampo.
Mercato
Qui muoiono tutte le speranze dei tifosi granata. Pensare che a gennaio si riesca a fare quello che non si è fatto in tre mesi, e per quanto attiene al terzino sinistro in due anni, in un mercato avaro di denari è pura follia. Senza fronzoli servono due attaccanti, un centrocampista, un esterno offensivo, un esterno difensivo. Personalmente penso che Bianchi e Sansone devono rimanere, alla fine penso che saranno proprio loro i partenti, per diversi motivi. Allora basterà un attaccante da 15/20 gol a campionato, se esiste, e se il Toro è in grado di prenderlo, per quietare un popolo, quello granata? Certamente dei nomi che girano sui giornali nessuno ha queste caratteristiche, ma alle volte il sogno vale più di qualsiasi realtà.