Torino, l'articolo 17 può far volare via Bianchi

L'articolo 17 delle norme Fifa. Bianchi vuole restare al Toro, ma se messo al centro dei progetti futuri della società. Fra un mesetto Rolando diventerà testimonial di un programma per l'energia pulita di un'azienda italiana con sinergie in Germani
26.04.2011 08:05 di  Elena Rossin   vedi letture
Torino, l'articolo 17 può far volare via Bianchi
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© foto di Alberto Mariani

Perché l’articolo 17 delle norme Fifa può permettere a Bianchi di svincolarsi dal Torino in anticipo rispetto al contratto? E che cos’è l’articolo 17? Sono domande che i tifosi del Torino si stanno ponendo da qualche tempo. L’articolo 17 riguarda la libera circolazione dei lavoratori all’interno della Comunità Europea e precisamente attiene alle norme sui trasferimenti dei contratti degli atleti. Questo articolo prevede che un calciatore possa rescindere il contratto con la società alla quale appartiene il suo cartellino dopo tre anni se il giocatore ha meno di ventotto anni, dopo due se ne ha di più. Lo svincolo può avvenire a patto che il calciatore si attenga a tre semplici regole: 1) deve comunicare la sua intenzione alla società di appartenenza entro quindici giorni dall’ultimo incontro giocato; 2) deve trasferirsi in una squadra estera per dodici mesi; 3) deve essere pagato alla vecchia società di appartenenza un indennizzo, calcolato dalla Fifa sulla base di alcuni criteri oggettivi tra i quali l'ingaggio e il tempo rimanente alla scadenza del contratto (fino a un massimo di 5 anni).

Bianchi può usufruire dell’articolo 17? Eccome. Il capitano del Torino è nato il 15 febbraio 1983, quindi ha ventotto anni. Bianchi è stato acquistato dal Torino il 28 agosto 2008, quindi il prossimo ventotto agosto è tre anni che lavora al Torino, ma avendo già compiuto ventotto anni può svincolarsi anche prima. L’ultima partita di questo campionato il Torino la giocherà il 29 maggio e in caso di playoff la finale di ritorno per la promozione nel campionato di serie A è in programma per domenica 12 giugno, quindi Bianchi può dire al Torino che vuole trasferirsi in una squadra estera entro il 27 giugno. Al Torino andrà poi un indennizzo calcolato in base a complicati parametri Fifa, ma la cifra dovrebbe aggirarsi fra i 2 e un massimo di 4,5 milioni di euro.

L’agente di Bianchi, ovvero il fratello Riccardo, ha già fatto sapere che Rolando non ha intenzione di avvalersi di questa possibilità e che vorrebbe rimanere in granata, a patto che Rolly sia al centro dei progetti futuri della società, anche perché ventotto anni per un calciatore sono un’età particolare: è al pieno della maturità, di conseguenza è verosimile pensare che possa, e Bianchi da quando è al Toro ha segnato una media di un gol ogni due partite, strappare l’ultimo contratto veramente importante della carriera, quello insomma che in termini di soldoni fa stare tranquilli non solo il diretto interessato, ma anche la sua generazione futura. Che al capitano siano interessati club stranieri non è una novità: la scorsa estate lo Schalke 04 offrì al Torino 8 milioni di euro, ma furono rifiutati. Ora, grazie anche all’articolo 17, sicuramente più di un club straniero potrebbe essere intenzionato a bussare alla porta di Cairo, oltretutto dovrebbe sborsare una cifra decisamente inferiore al suo valore di mercato per aggiudicarsi il bomber granata.

Fra poco più di un mese, come scrive Marco Bonetto su Tuttosport di oggi, Bianchi diventerà testimonial di un programma per l’energia pulita di un’azienda italiana con sinergie industriali in Germania. Già proprio in Germania. Sarà solo un caso, ma visto che le sirene tedesche avevano suonato già la scorsa estate per Bianchi potrebbero tornare a suonare. Se il Toro inteso come società non si spiccia - a prescindere se la squadra disputerà il prossimo campionato in A o in B - a decidere le sue strategie rischia di essere cornuto, perde il suo goleador, e mazziato, se lo fa sfilare a fronte di un indennizzo. A buon intenditor poche parole.