La Fifa apre la porta alla moviola
No, la Fifa non poteva continuare a nascondere la testa sotto la sabbia, a ignorare la bufera scatenata dal gol non assegnato all’Inghilterra (oltre al fuorigioco non rilevato da Rosetti in Argentina- Messico) ha scatenato a livello mondiale. E se in mattinata il portavoce Nicolas Maingot aveva troncato la discussione ("non abbiamo commenti da fare"), nel tardo pomeriggio è intervenuto Sepp Blatter in persona con una dichiarazione esclusiva concessa alla Cnn nella quale ha fatto una “mezza apertura” alle tecnologie contro i gol fantasma. Nulla di clamoroso, ma abbastanza per intaccare il muro dell’intransigenza e, soprattutto, per cercare di arginare l’onda delle polemiche.
Blatter, nella dichiarazione alla Cnn, ha precisato che se i sistemi tecnologici non sono ancora stati introdotti è perché sono "complicati e non sicuri al cento per cento. Ma, se fosse disponibile un sistema di video-tecnologia assoluto, accurato e non complicato, io sarei a favore della sua introduzione". L’introduzione della tecnologia in campo è stato uno degli argomenti più dibattuti negli ultimi anni. Mentre negli Stati Uniti è accettata in molti altri sport, dal basket all’hockey, nel calcio la moviola “regolamentare” è sempre stata respinta dalla Federazione internazionale. Molte le motivazioni, la più diffusa delle quali riguarda l’impossibilità di dotare tutti gli impianti di calcio di tecnologie adeguate, giustificazione che però mostra la corda se riferita a una competizione del livello del Mondiale. Il presidente Fifa aveva recentemente difeso la posizione dell’Inter-national Board (l’organismo che stabilisce le regole), che si era espresso a marzo contro l’impiego di aiuti tecnologici per gli arbitri. Blatter ha precisato che le porte della Fifa sono aperte da questo punto di vista: "Ma gli attuali sistemi offerti, con tutto il rispetto per le società che li hanno sviluppati, sono complicati e non sono sicuri al 100%".