Case study: Padova Torino. Il 25 maggio la resa dei conti

22.05.2012 12:34 di  Marina Beccuti   vedi letture
 Case study: Padova Torino. Il 25 maggio la resa dei conti
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Ci scrive un utente del nostro sito, il quale ci chiede di esprimerci su di una precedente sentenza dell'Alta Corte del Coni, in merito al caso Padova - Torino.

Benché i granata abbiano già ottenuto la promozione matematica ed il Padova sia matematicamente fuori dai giochi per i play-off, venerdì si terrà l'udienza rinviata il 18 maggio scorso.

La sua rilevanza non è comunque poca, in quanto con i 3 punti assegnati a tavolino, il Torino avrebbe la possibilità di battere il record storico di punti in classifica della Serie B, giungendo a quota 88, qualora maturasse altresì la vittoria a Bergamo contro il già retrocesso Albinoleffe.

Ecco il quesito posto dal nostro lettore:

Ho avuto modo di leggere la sua opinione relativamente i fatti della partita  infinita Padova - Torino. Le invio una sentenza dell'Alta Corte di Giustizia del Coni su una partita di serie D e le chiedo cortesemente (non sono avvocato) se tale sentenza può darci ulteriori speranze a che il Toro si veda assegnato il giusto 0-3. I 3 punti credo e spero non ci servano più, ma mi auguro che ci vengano assegnati per ripristinare un senso di giustizia in questo mondo del calcio sempre più sporco.

TESTO SENTENZA MONTECCHIO-MONTEBELLUNA

Cordialmente.

Fabrizio

***

Gentile sig. Fabrizio,
non Le nascondo il piacere di risponderLe, così come è già successo con altri tifosi che mi hanno contattato a seguito degli articoli in materia di giustizia sportiva.
La decisione dell'Alta Corte del Coni che mi ha indicato riguarda un argomento che apparentemente non ha attinenza con i problemi occorsi in quel di Padova. Si parla infatti qui di questioni attinenti l'impiego di giovani calciatori e non di guasti all'impianto di illuminazione del campo.
Tuttavia si tratta di un caso nel quale l'Alta Corte di Giustizia ha ribaltato l'esito del giudizio della Corte Federale, proprio in punto procedibilità d'ufficio. In questo senso sicuramente ciò fa ben sperare.

Ad ogni modo mi pare di avere evidenziato nell'articolo di mercoledì scorso le criticità della pronuncia della Corte Federale.
E' difficile che accada un ribaltamento, ma a mio avviso hanno errato il Giudice sportivo e la Corte Federale nel non ritenere di dover procedere d'ufficio per il caso in questione.

Infatti, il Giudice sportivo, resosi conto che la gara non era omologabile, avrebbe dovuto rigettare sì il ricorso del Torino, mal formulato. Ma avrebbe altresì dovuto procedere d'ufficio a svolgere le indagini relative al caso.
Facilmente potremmo dire che sarebbe giunto alle medesime conclusioni cui è giunto con il secondo ricorso, una volta eseguite le perizie.

E' proprio questa, la ratio decidendi della decisione che mi ha inviato. Tale documento meriterebbe di essere sottoposto all'attenzione dei legali che assistono il Torino, anche se non escludo che sia loro già noto.

C'è da sperare che l'Alta Corte del Coni proceda in tal senso.

Anche per tutelare la regolarità dei campionati ed evitare che questa partita diventi un precedente storico nella storia del calcio, degno di essere annotato negli annali di giurisprudenza sportiva quale revirement sul punto, è auspicabile che l'Alta Corte entri nel merito ed assegni i tre punti al Torino, anche per evitare che in futuro possano sorgere questioni similari che inficino la regolarità dei campionati a venire.

In conclusione, come scrivevo tempo addietro, non è prevedibile cosa avverrà in udienza.

In quanto il diritto non è una scienza matematica. Nessun buon avvocato le dirà mai che una causa è vinta, prima di averlo fatto. Proprio perché non è possibile anticipare l'esito di un giudizio con certezza.

 

 

Gabriele De Paola
Studio di Consulenza Legale
De Paola Longhitano
Torino
www.studiolegalecivile.it