Baggio premiato per l'impegno umanitario
Campione spettacolrare quanto sfortunato per i suoi lunghi infortuni. Roberto Baggio, detto il Divin Codino, Baggino o addirittura Coniglio Bagnato come l'aveva battezzato un giorno Giovanni Agnelli, è stato uno dei numeri dieci più forti della storia del calcio mondiale. Ora ha fatto centro un'altra volta, non nel sette di un portiere, ma nel mondo dei diritti umani, dei quali si occupa da anni, smessi i panni del giocatore. A 43 anni l'ex Pallone d'oro ha ricevuto il "Peace Summit Award 2010", il riconoscimento nato dalla collaborazione tra la Fondazione Gorbaciov e il Comune di Roma, assegnato dai Premi Nobel per la Pace durante un summit. Il calciatore, che è rientrato nel calcio recentemente come presidente del settore tecnico della Figc, ha vinto questo importante riconoscimento per aver aiutato alcune organizzazioni umanitarie e per il suo impegno verso la politica dissidente birmana Aung San Suu Kyi, Premio Nobel per la Pace nel '91, da anni agli arresti domiciliari.
Baggio è stato insignito del premio per aver contribuito finanziariamente alla costruzione di diversi ospedali nel mondo e aver portato parecchi aiuti ad Haiti dopo il tremendo terremoto. In passato aveva vinto questo premio gente del calibro di Peter Gabriel, George Clooney e Roberto Benigni, amico personale tra l'altro di Baggio. Queste le parole del Divin Codino: "Questo premio è meglio del Pallone d'Oro. In confronto è risibile ogni altro successo personale e professionale". La cerimonia di premiazione si terrà venerdì ad Hiroshima.