SPAL, Kurtic: "L'unità di gruppo il nostro segreto. La salvezza sarebbe ancor più importante dell'Europa di Bergamo"
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il 29enne centrocampista Jasmin Kurtic, uno degli ex della gara di domenica, ha affermato: "A gennaio, quando sono arrivato alla SPAL, ero consapevole che sarebbe stato necessario combattere, e che non sarebbe stato semplice, ma ora ci siamo. Le vittorie con Verona e Benevento sono state fondamentali, ma non possiamo guardare indietro. Adesso serve la testa giusta per fare i punti che mancano, meritiamo di restare in A. Abbiamo iniziato a lavorare molto bene in settimana. Il mister ci ha dato i consigli giusti, siamo sempre scesi in campo a testa alta. Però non possiamo ancora rallentare. Dopo la Juve eravamo consapevoli che qualcosa era cambiato. Ci siamo guardati dentro, abbiamo parlato tra di noi nello spogliatoio: quella partita ci aveva dato la dimostrazione che avremmo potuto giocarcela con tutti. Il segreto della SPAL è l’unità del gruppo: tutti, anche quelli che giocano poco o mai, sono sempre stati partecipi e coinvolti nel tentativo di restare in A. Poi è chiaro che servono la tattica, il fisico e il temperamento: per salvarsi non può mancare nulla. Semplici? Ci chiede di dare sempre il massimo. Prima di ogni partita il tecnico parla con ciascuno di noi e ci invita a giocare tranquilli e a mostrare le nostre qualità. Ho dato l'addio all'Atalanta perché volevo giocare di più. Sono soddisfatto di quello che ho fatto all’Atalanta. Avevo parlato con Gasperini, sarebbe stato felice se fossi rimasto, ma mi disse che non mi avrebbe trattenuto se avessi scelto una soluzione diversa. Gasp è un grande allenatore, posso solo ringraziarlo. Ho preferito la SPAL, e credo che la salvezza qui possa essere addirittura più importante dell’Europa conquistata a Bergamo".