Ventura: "A Nocera voglio una prova di maturità"
Gara non facile e insidiosa quella che attende il Torino domani a Nocera, per questo Ventura considera la partita con i campani una sorta di cartina al tornasole utile per verificare quanto si è avanti con la formazione del gruppo e a che punto è la consapevolezza nei propri mezzi dei giocatori. “Giocare con una squadra “sorpresa” – dice Ventura – è delicato. La partita di domani sarà anomala nel senso che affrontiamo una squadra che ha dominato il campionato precedente in Lega Pro e quest’anno di conseguenza lotta per andare in A perché ha entusiasmo, organizzazione di gioco e determinazione, poi potrà arrivarci come è accaduto al Novara o meno, ma questo non toglie che affronta ogni partita in modo particolare, “aggredendo” l’avversario infatti produce tantissime palle gol. Il 3-4-3 della Nocerina è estremamente offensivo e affrontare una squadra così per noi rappresenta una situazione nuova, quindi dobbiamo verificare se abbiamo acquisito le conoscenze giuste per superare questi tipi di incontri. Ci sono altre squadre che giocano a tre, ma in modo diverso. Quando si domina il campionato facendo il proprio calcio si ha l’entusiasmo di chi è convinto dei propri mezzi”.
La risposta che Ventura chiede ai suoi giocatori non è quella di vincere la partita, ma di saperla affrontare. “E’ fuori da qualsiasi dubbio che domani saremo “aggrediti” perché questo modo di giocare è caratteristico della Nocerina, ma voglio capire se dall’aggressione ne usciamo sparando palloni in tribuna o se ne usciamo palla al piede perché sappiamo che cosa dobbiamo fare. Dico chiaramente, e sono consapevole che potrebbe sembrare un’eresia, che tra vincere una partita subendo quindici palle gol e non vincere, ma non subendo quasi nulla preferisco la seconda ipotesi, perché siamo ad inizio campionato ed è più importante capire a che punto sono le nostre conoscenze piuttosto che vincere”.
I granata per la prima volta giocheranno alle quindici e questo rappresenta un’incognita. “Malgrado ci siamo allenati con temperature che sono ancora elevate e con un alto tasso di umidità, giocare per la prima volta alle tre del pomeriggio contro una squadra che ha quasi sempre giocato in questo orario e in uno stadio dove farà caldo, sia per la temperatura sia per l’entusiasmo di giocatori e pubblico, rappresenta un piccolo punto di domanda per noi e al contempo un piccolo vantaggio per i nostri avversari”.
L’approccio alla partita sarà fondamentale. “Questa è una partita che se non la si prepara tecnicamente e tatticamente, ma soprattutto sul piano dell’approccio si va incontro a grandi difficoltà. La Nocerina è una squadra che attacca sempre con sei-sette uomini e questo deve essere sempre tenuto ben presente. Difficilmente domani la partita finirà zero a zero. Finora abbiamo segnato soprattutto nel secondo tempo, questo vuol dire che iniziamo studiando la partita e poi teniamo bene il campo fino alla fine, grazie ad una buona condizione fisica. Il lavoro che si sta incamerando prima o poi verrà fuori, non credo contro la Nocerina che come dicevo prima è una squadra “anomala”, ma il far girare in un certo modo la palla si verificherà anche se non si può sapere con certezza quando, spero presto. Domani qualche cambiamento nella formazione ci sarà non per una questione di condizione, ma per un discorso interno di rispetto per tutti i calciatori che sono in rosa. I campionati si vincono a febbraio-marzo e a quell’epoca chi oggi è in forma potrebbe non esserlo e chi oggi non è ancora pronto potrebbe rivelarsi determinante, quindi tutti i giocatori vanno gratificati fin da questo momento; poi ci saranno partite dove la rotazione avverrà per far rifiatate soprattutto quando le gare saranno ravvicinate. Probabilmente, ma devo ancora decidere, giocherà Glik al posto di Di Cesare, che nelle ultime due gare a mio parere è stato il migliore in campo, Pagano non l’ho convocato perché ha bisogno di giocare novanta minuti e così si aggregherà alla Primavera, Oduamadi non è ancora completamente guarito e Verdi e Pratali hanno degli acciacchi, così resteranno a Torino per allenarsi nella speranza che già da lunedì siano al meglio. Surraco è convocato e verrà in panchina o giocherà. Se qualcuno dovrà o meno sacrificarsi a fare l’esterno lo deciderò nelle prossime ore. Stiamo lavorando per formare un gruppo in modo che tutti siano consapevoli dei propri mezzi e possano dare il loro contributo”.