Ultima chance: con la Sampdoria il Torino si gioca la stagione

Con il campionato che volge al termine non c’è più abbastanza tempo per recuperare eventuali ulteriori passi falsi.
01.04.2019 10:39 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Ultima chance: con la Sampdoria il Torino si gioca la stagione
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Buttate via ben due possibilità di sfruttare gli errori altrui commettendone colpevolmente in proprio, perdendo con il Bologna e pareggiando con la Fiorentina, al Torino non resta che vincere con la Sampdoria mercoledì sera per non sprecare anche l’ultima chance di restare in corsa per l’Europa League. Meglio scordare la partita dell’andata, la migliore fatta finora in stagione sia per prestazione sia per risultato, perché i granata visti nelle ultime due gare non sono neppure lontani parenti di quelli che al Ferraris batterono i blucerchiati quattro a uno. Va anche resettato tutto nella speranza che non ci siano strascichi di vizi che si trascinano da inizio stagione e che a nove partite dalla fine del campionato non sono stati debellati. Approccio sbagliato alla gara. Disattenzioni in fase difensiva che hanno portato a subire gol evitabilissimi e che se in porta non ci fosse Salvatore, di nome e di fatto, Sirigu il Torino non sarebbe una delle squadre che ha incassato meno gol della Sere A, la quarta con ventisette come il Milan. Errori sul pressing. Palle perse malamente per errati controlli o passaggi. Staticità dei giocatori quando non sono in possesso della palla. Cali di concentrazione. Mancati rientri. Scarsa capacità di spinta quando è il momento di accelerare. Carente lungimiranza d’individuare quando è meglio gestire la partita. Imprecisioni nell’ultimo passaggio e di mira nei tiri in porta.

L’ottavo posto in coabitazione con la Sampdoria oggettivamente non taglia ancora fuori queste due squadre dal lottare per aggiudicarsi un posto in Europa League, ma le pone ai margini in quest’obiettivo. Se da una parte è vero che il quinto posto occupato da Lazio e Atalanta dista solo tre punti, dall’altra non si può dimenticare in mezzo, seppur in non piccole difficoltà, c’è la Roma e che i biancocelesti hanno una partita da recuperare, quella con l’Udinese il diciassette aprile (data spostata fino a poco tempo fa era il dieci), e che sia la squadra di Simone Inzaghi sia quella di Gasperini nell’ultimo periodo danno l’impressione di avere una verve superiore. Infatti, nelle passate quattro gare la Lazio ha battuto la Roma, il Parma e l’Inter e pareggiato con la Fiorentina realizzando nove reti e incassandone tre e l’Atalanta ha vinto con la Fiorentina, la Sampdoria e il Parma e pareggiato con il Chievo segnando nove gol e subendone quattro, mentre il Torino ha avuto la meglio con Chievo e Frosinone, ha perso con il Bologna e pareggiato con la Fiorentina realizzando otto gol e incamerandone cinque. E non bisogna essere esperti di calcio per notare che gli avversari affrontati da Lazio e Atalanta sono stati in media di caratura superiore a quelli con i quali si è confrontato il Torino.

Qualcuno potrebbe dire che comunque la partita con la Sampdoria non è l’ultima chance cha ha il Torino per continuare a lottare per l’Europa. Da un punto strettamente aritmetico potrebbe anche avere ragione, ma c’è da valutare l’aspetto motivazionale e caratteriale delle squadre e quella di Mazzarri, per stessa dichiarazione del suo allenatore, è immatura e tutte le volte che è chiamata a fare il salto di qualità non riesce a farlo. Il fatto che in stagione abbia avuto più di un’occasione per allungare sulle dirette concorrenti e che non l’abbia sfruttata non porta all’ottimismo e semmai rende scettici sulla possibilità che in questo ultimo scorcio del campionato il Torino possa ingranare il giusto passo per raggiungere l’obiettivo poiché se anche sfodera una buona partita o fa un filotto di risultati utili consecutivi, come nel recente passato con cinque vittorie e due pareggi, poi sul più bello inciampa e si blocca. Ecco perché quella con la Sampdoria è l’ultima chance. Se il Torino non batterà la Sampdoria è ben difficile che poi nelle restanti otto partite abbia la capacità di cambiare completamente mentalità e di disputare solo partite perfette o quasi che gli consentano, nella speranza che chi gli è davanti commetta passi falsi, di avere la meglio sulle altre concorrenti.