Toro, la prima certezza è tra i pali. Ma serve un vice Sirigu

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Con l'inizio della preparazione ormai alle porte il Toro è pronto ad affrontare la nuova stagione, che inizierà prima del previsto con i preliminari di Europa League. Una stagione che si presenta lunga e dispendiosa, ed imporrà quindi di mettere a disposizione di Walter Mazzarri una rosa che possa garantire alternative di livello. Intanto però i granata ripartono dalle certezza, ed una di queste, forse la più granitica, è rappresentata da Salvatore Sirigu. Il portiere sardo è reduce da una stagione straordinaria, giocata su altissimi livelli, e non è esagerato ritenere che sia stato forse il miglior portiere della Serie A come rendimento. Grazie alle super prestazioni con la maglia del Toro, Sirigu si è anche riguadagnato la Nazionale, con la ciliegina sulla torta delle due presenze da titolare nelle ultime due partite di qualificazione ad Euro 2020, vinte dagli Azzurri contro Grecia e Bosnia Erzegovina. Il numero uno granata sarà quindi una delle colonne da cui si ripartirà la prossima stagione. Tutta da definire invece la situazione alle sue spalle. Il Toro infatti, con la partenza di Ichazo, dovrà probabilmente andare sul mercato per garantire un'alternativa dal rendimento affidabile. Antonio Rosati, nonostante il rinnovo, è probabile che anche il prossimo anno sarà comunque il terzo portiere, mentre Vanja Milinkovic Savic, è stato ceduto in prestito ieri ai belgi dello Standard Liegi. Tra i possibili a candidati a vice Sirigu nelle ultime settimane era emersa la candidatura di Stefano Sorrentino,che si era dichiarato assolutamente favorevole all'ipotesi di un ritorno sotto la Mole. Tuttavia, sul veterano in uscita dal Chievo Verona sembra essere forte il pressing dei concittadini dell'Hellas. Probabile quindi che si dovrà virare su altri profili, ma il Toro, viste le ambizioni e l'alto numero di gare che dovrà affrontare la prossima stagione, dovrà avere sostituti su cui puntare in ogni ruolo, porta compresa.