Torino, quando un calcio di rigore cambia la vita

14.02.2010 08:58 di  Marina Beccuti   vedi letture
Torino, quando un calcio di rigore cambia la vita
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© foto di Giacomo Morini

La partita AlbinoLeffe-Torino ha avuto un comune denominatore: il calcio di rigore. Uno messo a segno da Pià e l'altro parato da Morello, che ieri ha sostituito Sereni che, proprio all'ultimo, ha sofferto nuovamente di mal di schiena. Senza fare gli ipocriti molti avranno pensato quanto sarebbe stata dura per la difesa avere in porta uno che non giocava da un paio di anni e si era anche allenato poco. Invece il numero uno palermitano ha dimostrato di avere nervi saldi e molta concentrazione, al punto che è riuscito a parare un rigore a Cellini. Dunque, se davvero dobbiamo parlare di eroi bene, da Bergamo è uscito lui, Davide Morello, una scommessa di Petrachi, perchè sa anche fare spogliatoio. Bisogna dire che il ds granata ha davvero portato i giocatori giusti in questa squadra, dove i nuovi si sono inseriti bene, infatti proprio Morello ha dimostrato di sapersi già far comprendere bene dalla sua difesa.

Arma, che ha giocato da titolare dal primo minuto, dove ha sostituito lo squalificato Bianchi, è partito in sordina, ma poi si è messo in luce con una bella carica agonistica ed una buona propensione al tiro, ha difettato la mira, ma giocando poco può succedere, magari anche per un certo timore di avere tutti gli occhi addosso.

Ha impressionato anche Barusso, entrato nella ripresa, il quale ha mostrato una certa potenza nel tiro e abilità nel correre con la palla al piede. Scaglia è stato ancora troppo timido, mentre D'Ambrosio si è confermato ancora una volta tra i migliori. Ora il Torino è salito a 35 punti ed è ad 11 di distacco dalla vetta. Toccando ferro, come si suol dire, la promozione è ancora possibile senza playoff. Basta crederci davvero.