Torino in bilico fra l’Europa e un’altra stagione anonima

La classifica dice che la squadra di Mazzarri può lottare per il sesto e il settimo posto, ma serve vincere con continuità. Dal mercato ancora nessun rinforzo.
25.01.2018 13:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Torino in bilico fra l’Europa e un’altra stagione anonima
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© foto di Federico Gaetano

I recuperi di ieri fra Lazio e Udinese e Sampdoria e Roma hanno reso la classifica ancora un po’ più delineata perché la squadra di Inzaghi ha battuto per tre a zero quella di Oddo e fra blucerchiati e giallorossi il pareggio, uno a uno, ha consolidato la posizione della Sampdoria. Questi risultati, soprattutto quello della Sampdoria, non sono positivi per il Torino che vede così aumentare il distacco dal sesto posto, l’ultimo che garantisce un sicuro pass per il secondo turno preliminare dell’Europa League. E’ vero che anche la settima squadra classificata potrà ottenere la stessa cosa, ma solo a patto che la vincitrice della Coppa Italia sia già qualificata alle coppe europee tramite piazzamento in campionato, vale a dire che si aggiudichi uno dei posti tra il primo e il sesto. Che questa circostanza si verifichi è probabile poiché alle semifinali di Coppa Italia sono approdate Atalanta e Juventus, che si affronteranno in una delle due semifinali, Milan e Lazio, nell’altra, ma non è sicuro perché se oggi fosse terminato il campionato e se la Coppa Italia fosse vinta da Atalanta o Milan la settima qualificata non andrebbe in Europa League grazie a questo regolamento. Al settimo posto in questo momento c’è il Milan che in caso di vittoria della coppa nazionale andrebbe comunque in Europa League, ma solo perché ha vinto la Coppa Italia non perché è arrivato settimo in campionato, infatti, se la Coppa Italia fosse vinta dall’Atalanta il Milan ne sarebbe escluso, ma sarebbero i bergamaschi, oggi ottavi, ad andare in Europa League poiché vincitori della coppa nazionale.

Non tutto è perduto per il Torino, che è nono insieme all’Udinese, a diciassette giornate dalla fine del campionato, però, solo se i granata riusciranno ad inanellare un cospicuo filotto di vittorie potranno continuare a competere per il sesto o il ben più rischioso settimo posto, le semifinali della Coppa Italia saranno disputate in gara doppia, andata 31 gennaio e ritorno 28 febbraio. I granata oggi sono distaccati dalla Sampdoria cinque punti e dal Milan due e poi c’è l’Atalanta che li sopravanza di una lunghezza, quindi, il tempo ci sarebbe per rimontare.
Mazzarri sta cercando di plasmare il Torino secondo la sua concezione del gioco del calcio, ma deve avere risposte positive dal campo. Al suo esordio con il Bologna la squadra aveva subito dato segnali molto positivi in tal senso, ma i felsinei avevano anche disputato una pessima partita agevolando così molto la prestazione dei granata che fin troppo facilmente si erano imposti per tre a zero. Con il Sassuolo, invece, il Torino è tornato ad essere la squadra che sulla carta può, ma poi in campo non riesce a sviluppare tutto il potenziale e dopo essere andato in vantaggio si è fatto raggiungere dai neroverdi. Domenica pomeriggio il Torino sarà di scena nel suo stadio contro gli ultimi in classifica del Benevento che finora hanno racimolato solo sette punti, e senza falsi buonismi, pur con tutto il rispetto per i sanniti, la vittoria granata è scontata. Non sarà però questa la partita decisiva per la lotta per l’Europa League, ma le due successive contro la Sampdoria in trasferta e l’Udinese in casa, solo con due vittorie la squadra di Mazzarri resterà veramente in corsa per la seconda competizione europea, in caso contrario, magari, si manterrà a una distanza non eccessiva, ma il cammino si complicherà moltissimo.

Finora dal fronte mercato non sono arrivati rinforzi e se arriveranno nelle prossime ore oppure nei prossimi giorni sarà poi da vedere se saranno adeguati ad innalzare veramente il tasso qualitativo del Torino. Mazzarri e i giocatori hanno ancora da giocarsi alcune chance, sta a loro credere fortemente nella possibilità di andare in Europa. Se così sarà nessuno avrà gettato al vento un’altra stagione e si saprà esattamente di chi sono i meriti, ma se in campo il Torino disputerà altre gare come quella con il Sassuolo le colpe saranno da suddividersi fra tutti e in particolare atterranno alla società, perché le fortune di una squadra dipendono sempre dalle decisioni di chi la possiede e la governa.